[404] LA PALA DELLA MADONNA DI MONTEBELLO
Un capolavoro riscoperto
Montebello Vicentino, un borgo che custodisce preziose testimonianze del passato, ha celebrato, negli anni 80 del Novecento, il ritorno di uno dei suoi tesori artistici piΓΉ importanti: la pala della Madonna di Montebello. Questo dipinto, dopo secoli di vicissitudini e un accurato restauro, Γ¨ stato riportato alla sua bellezza originaria e ha ripreso il suo posto nella Sala Consiliare del Comune. Lβopera, risalente al 1670, offre una finestra sulla devozione e sullβidentitΓ culturale di una comunitΓ che, attraverso i secoli, ha saputo preservare e valorizzare il proprio patrimonio.
Il dipinto della Madonna di Montebello nasce in un periodo di transizione per lβarte vicentina, quando la grande scuola pittorica del Cinquecento si stava spegnendo, lasciando spazio a nuovi stili e influenze. La comunitΓ di Montebello, in cerca di affermare la propria identitΓ e devozione, commissionΓ² questo dipinto a un pittore anonimo, il cui stile rivela lβinfluenza dei grandi maestri del Rinascimento, ma con un tocco di freschezza che anticipa il gusto del Settecento. Il dipinto fu concepito come un atto di fede e un simbolo della protezione divina sulla comunitΓ . Al centro della scena, la Vergine Maria Γ¨ raffigurata con il Bambino in braccio, unβimmagine tradizionale ma carica di significato per i fedeli di questo paese. Ai lati della Madonna, troviamo i santi patroni di Montebello: San Daniele, profeta dellβAntico Testamento, e Santa Brigida, vergine dβIrlanda. Queste figure sacre sono state scelte non solo per la loro importanza spirituale, ma anche per il loro legame con le storie e le tradizioni locali.
La composizione della pala Γ¨ studiata nei minimi particolari per trasmettere un messaggio di fede e devozione. Al centro, la Vergine Maria Γ¨ seduta su un trono, con il Bambino GesΓΉ in braccio. Il volto della Madonna, sereno e dolce, Γ¨ rivolto verso i fedeli, mentre il Bambino, che tiene in mano una pianta di aquilegia, guarda verso il futuro, simboleggiando la Passione e il sacrificio che lo attendono. Lβaquilegia, dal delicato colore rossastro, Γ¨ un richiamo diretto al sangue della Passione di Cristo, una prefigurazione del destino di sofferenza e redenzione.
La Madonna tiene in mano un Rosario, un simbolo della preghiera e della devozione cristiana. Il Rosario, con le sue perle che si susseguono una dopo lβaltra, rappresenta il cammino spirituale del credente, un percorso di meditazione e riflessione sui misteri della fede. Questo elemento, centrale nella tradizione cattolica, rafforza il messaggio di fiducia e speranza che il dipinto vuole trasmettere.
A sinistra della Madonna, San Daniele Γ¨ raffigurato con unβespressione solenne. Il profeta, conosciuto per la sua saggezza e le sue visioni, incarna la forza della fede e la capacitΓ di interpretare i segni divini. La sua presenza nel dipinto Γ¨ un richiamo alla necessitΓ di una guida spirituale in tempi di incertezza e cambiamento.
Dallβaltro lato, Santa Brigida Γ¨ rappresentata in una posa raccolta e umile, con in mano un giglio (in altri dipinti con una fiamma sul capo). Il giglio, fiore delicato e puro, simboleggia la verginitΓ e la castitΓ della santa, mentre la fiamma rappresenta il fuoco divino che, secondo la tradizione, apparve sopra la sua testa come segno della sua consacrazione a Dio. La scelta di Santa Brigida, una figura venerata sia in Irlanda che in Italia, sottolinea lβuniversalitΓ del messaggio di fede trasmesso dal dipinto.
Un aspetto di grande interesse della Pala della Madonna di Montebello Γ¨ la presenza degli stemmi araldici che decorano la parte inferiore del dipinto. Questi stemmi, finemente dipinti, appartengono alla famiglia Sangiovanni e alla comunitΓ di Montebello, e sono un chiaro segno del legame tra lβopera dβarte e la storia locale.
Lo stemma della famiglia Sangiovanni, posizionato a destra dellβiscrizione dedicatoria, Γ¨ diviso in due campi: nel campo superiore, un leone dorato avanza con maestosa sicurezza, simbolo di forza, coraggio e nobiltΓ . Nel campo inferiore, un albero verdeggiante si erge maestoso, rappresentando la concordia e lβunitΓ familiare. Questo stemma non Γ¨ solo un elemento decorativo, ma una testimonianza della presenza e del ruolo della famiglia Sangiovanni nella comunitΓ di Montebello.
A sinistra dellβiscrizione, lo stemma comunale di Montebello Γ¨ raffigurato con tre torri merlate rosse su uno sfondo celeste, un simbolo della cittΓ e della sua storia. Le torri, elemento centrale dello stemma, rappresentano la forza e la resistenza della comunitΓ nel corso dei secoli, un baluardo contro le avversitΓ e le minacce esterne.
Dopo secoli di esposizione e interventi non sempre adeguati, la Pala della Madonna di Montebello era giunta in uno stato di degrado tale da richiedere un restauro urgente. GiΓ nel 1897, il Prevosto Giuseppe Capovin aveva tentato di salvare lβopera, affidando il compito a Felice Castegnaro, un giovane pittore di Montebello. Tuttavia, lβintervento del Castegnaro si rivelΓ² piΓΉ una ridipintura che un vero e proprio restauro, alterando in modo significativo lβaspetto originale del dipinto.
Γ solo grazie allβultimo intervento di restauro, opera di Lino Lovato, eseguito con grande cura e attenzione, che la pala Γ¨ stata finalmente riportata alla sua forma originaria. Questo restauro ha permesso di eliminare le sovrapposizioni di colore che si erano accumulate nel corso dei secoli, restituendo alla comunitΓ unβopera che Γ¨ ora piΓΉ vicina a quella che era nel 1670. Ogni dettaglio, dalla delicatezza dei volti alla vividezza dei colori, Γ¨ stato recuperato, permettendo ai fedeli di riscoprire la bellezza e il significato profondo del dipinto.
Il ritorno della pala della Madonna di Montebello nella sua collocazione originaria ha suscitato un profondo senso di orgoglio e appartenenza nella comunitΓ . Questo dipinto non Γ¨ solo unβopera dβarte, ma un pezzo di storia che racconta la devozione, le speranze e le vicissitudini di generazioni di montebellani. Il restauro della pala ha riacceso lβinteresse per il patrimonio culturale locale, stimolando un rinnovato impegno per la sua conservazione e valorizzazione.
La storia della pala della Madonna di Montebello Γ¨ un racconto di fede, arte e perseveranza. Il restauro di Lino Lovato ha permesso di riportare alla luce un capolavoro nascosto, restituendo alla comunitΓ un pezzo fondamentale della sua storia. Questo dipinto, con la sua bellezza e il suo significato profondo, continua a ispirare e a unire la comunitΓ , ricordando lβimportanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale.
Umberto Ravagnani
BIBLIOGRAFIA: V. NORI, Montebello Vicentino – La Storia illustrata, 1988.
R.SCHIAVO, Montebello Vicentino – Storia e Arte, 1992.
FOTO: La pala della Madonna di Montebello nella Sala Consiliare del Comune (foto Umberto Ravagnani).
Se hai FACEBOOK e l’articolo ti ha soddisfatto metti MI PIACEΒ
Oppure lascia un commento qui sotto…