AMICI DI MONTEBELLO

2015_08_Caorle

26 Luglio 2015:  CASONI DI CAORLE

 

CAORLE E I SUOI “CASONI”
Le radici di Caorle affondano nel 1° secolo a.C. (il nome deriva dal latino Caprulae, probabilmente a causa delle capre selvatiche che vi pascolavano) come testimoniano numerosi ritrovamenti di epoca romana. Ma verosimilmente fu abitata anche dai paleoveneti. La città diventa importante per la sua posizione alla foce del Limene soprattutto in seguito alle invasioni barbariche degli Unni che spinsero molti dall’entroterra alla costa. Nel VI secolo Caorle divenne sede vescovile e rimase tale fino al 1807. Nei secoli successivi le sorti di Caorle furono legate a quelle della Repubblica Serenissima. Nel 13° 14° secolo Caorle subì le invasioni dei triestini dei pirati e dei genovesi e molti abitanti si spostarono a Venezia. Inizia un lungo periodo di decadenza, aggravata dall’invasione napoleonica. Nel 19° secolo Caorle passò all’Austria e la cittadina perse definitivamente la sua importanza. Subì le devastazioni della 1a e 2a guerra mondiale e solo negli anni settanta la città scoprì la sua vocazione al turismo.

MONUMENTI STORICI – Di particolare interesse è il Duomo edificato nel 1038, sulle rovine di una precedente basilica. Al suo interno è conservata la “pala d’oro”, dono della regina di Cipro, e un “pietà” in legno dorato. Vi è annesso un piccolo museo parrocchiale. Ma il simbolo della città è il Campanile annesso al duomo la cui costruzione è di poco successiva al Duomo (forse 1070). Alto 48 metri, rotondo con bifore e fregi e con l’aguzza punta conica è molto simile all’albero maestro di un gigantesco veliero. Sulla costa si trova il Santuario della Madonna dell’Angelo.

I CASONI sono presenti fin dal 2° secolo d.C. e servivano ai pescatori come abitazione, rifugio e deposito delle reti e attrezzi da pesca. Sono situati in laguna, in luoghi sicuri, leggermente sopraelevati rispetto al livello del mare e delle maree. Possono essere isolati o in gruppo. Hanno la forma di una V rovesciata, sono costruiti con la canna palustre, facilmente reperibile in loco, hanno al centro il fogher e due finestre e una unica porta d’accesso, il pavimento è di solito in terra battuta. Sono abitazioni uniche nel loro genere. La laguna nella quale sono inseriti è un unicum di bellezza e rispetto della natura che l’uomo continua a salvaguardare.

( L. 100 )

Per copiare il contenuto chiedi agli Autori