AMICI DI MONTEBELLO

TU CHE M’HAI PRESO IL CUOR

TU CHE M’HAI PRESO IL CUOR…
Il crepuscolo è un momento magico in cui il paesaggio sembra avvolto in un’atmosfera tenue e sospesa in una dimensione fantastica e ogni cosa si ammanta di blu.

 

LA BELLA MIARI di Graziana Tondini AREA3 (n. 9-2022)
C’era una volta, Villa Miari, o meglio la “Bella Miari”, come l’ha affettuosamente chiamata uno dei suoi estimatori, Aldo Trevisan. E proprio Aldo nel tempo ha scritto le pagine della favola della Bella Miari e i cinque nani, favola tuttora in divenire, della quale raccontiamo gli eventi. Da anni Aldo, il “Cucciolo” dei 5 nani è preoccupato per le condizioni in cui versa la Bella Miari, abbandonata, in degrado e oggetto di vendita all’asta dal Tribunale di Vicenza. I vandali si accaniscono contro la Bella, devastandone salone, scalinata, parapetti in pietra, imbrattandola con scritte e simboli di ogni tipo. Così a Cucciolo viene un’idea: ripulire almeno la scala esterna al monumento (la Villa è sia nel catalogo delle Ville Venete, che vincolata dalla Soprintendenza di Verona e Vicenza), per dare una parvenza di dignità a questa storica dimora. A fine giugno Cucciolo ottiene dal Tribunale di Vicenza l’autorizzazione a ripulire la scalinata d’ingresso (poiché si trova fuori dal giardino e pertanto, non è necessaria l’entrata alla Villa, ma ricordiamo che l’accesso laterale è aperto e incustodito, da cui accedono soggetti di ogni tipo… “E il minimo che si possa fare per ritardare il degrado e ridare un po’ di dignità a questa Signora caduta in disgrazia. Mi chiedo a volte, come potrei trasformarmi in un Vandalo Robin Hood e pulirla, consolarla, senza essere arrestato!”, scrive Aldo-Cucciolo. Il 9 di luglio, i cinque nani volontari, si sono ritrovati ai piedi della scalinata, per un primo sopralluogo e per programmare le operazioni di pulizia, sperando che dal fitto bosco della Bella Miari uscissero altri nanetti volontari. La settimana dopo, Cucciolo inizia il lavoro tutto da solo, per pulire i primi 3 gradini della scalinata. E si immagina vedere scendere la Bella, con una sahariana beige, grande cappello di paglia, occhiali scuri da sole e l’immancabile foulard azzurro… che si avvicina silenziosa e gli depone un bacio sulla fronte. Solo il tempo di risponderle: “Buongiorno, Bella Miari” e lei sparisce, nel bosco che circonda la Villa… II giorno precedente, la Villa era andata all’asta: il secondo esperimento di gara, ma anche stavolta nessuno ha presentato l’offerta. “Pare che la Bella Miari voglia solo personaggi del suo bosco. E molto diffidente e riservata. Teme che altre persone, ostili, arrechino danno alla sua dimora”, rimugina Cucciolo. Ed eccoci al 30 luglio, i cinque nanetti sono pronti alle 7 di mattina davanti alla scalinata della Villa per la pulizia definitiva. Pronti con i loro cappucci colorati, con tagliaerba e motosega, roncole e piccozze, stavolta si fa sul serio: si libera tutta la scalinata dalla vegetazione e a mezzogiorno la cancellata in ferro è pulita e dietro si vede lei, la Bella nel suo abbandono. Felici per avere compiuto l’impresa, nanetti si salutano e Cucciolo sale a congedarsi dalla Bella Miari e con amarezza scopre un triste evento: i vandali si sono nuovamente introdotti, creando un ampio squarcio, quasi ad asportare una porta, nel salone centrale. E sconsolato Cucciolo: il salone delle feste è stato nuovamente violato e deturpato, da mani violente di sciacalli senza cuore.
Adesso l’intervento del Custode Giudiziario per preservare la “Bella Miari” da ulteriori vandalismi diventa imprescindibile. Deve essere chiuso ogni varco, per impedire l’accesso ai non autorizzati. Al momento, per la Bella Miari, non c’è lieto fine.

Se questa villa ti ha regalato un’emozione votala nel sito del  FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO.
Tutti insieme possiamo salvarla!

Umberto Ravagnani

Per copiare il contenuto chiedi agli Autori