ELENA CAPITANIO

[337] ELENA CAPITANIO
Un’insegnante esemplare a CA’ SORDIS

Elena Capitanio, figlia di Umberto e di Beatrice Brunelli nacque a Verona il 23/12/1903 durante una delle tante tappe del padre che, a causa del suo lavoro di insegnante, fu costretto ad effettuare1. Diplomatasi maestra a Vicenza nel luglio del 1921 passΓ² di ruolo nella scuola elementare di Brogliano due anni piΓΉ tardi. Dal 1937 al 1938 fu comandata al Provveditorato di Vicenza. Dal settembre 1938 al 1943 insegnΓ² a Villaverla per poi giungere, nel gennaio del 1944, a Montebello come insegnante nella scuola di Ca’ Sordis.1
Dal mese di aprile del 1944 il padre Umberto Capitanio, Elena con il marito Franco Camilotti e la figlia Maria Beatrice di 15 anni, erano ospiti di Lucrezia Boroni, allora proprietaria della villa Valmarana-Boroni (attualmente villa Zonin) e cognata dello stesso Umberto. Erano, da poco, sfollati da Vicenza a causa dei continui bombardamenti effettuati dagli alleati su questa cittΓ . Montebello, tra l’altro, era anche il paese natale della mamma di Elena, Beatrice Brunelli, morta molti anni prima.
Il periodo nel quale Elena Capitanio fu impegnata con la scuola di Ca’ Sordis fu senz’altro il piΓΉ brutto di tutta la sua carriera scolastica, come si puΓ² facilmente intuire dal suo diario scolastico del 1944-45.
Dalla β€œCronaca di vita della scuola” – Ca’ Sordis, Classe IIIa e IVa Miste – Anno scolastico 1944-452

2 ottobre 1944 – S. Messa d’apertura per l’anno scolastico.
3 ottobre – Inizio delle lezioni: presenti 19 alunni di IVa e 17 di IIIa.
4 ottobre – Manca l’insegnante delle prime due classi. Avviso il Direttore.
6 ottobre – Accetto qualche alunno di Ia classe: ne ho presenti 9, ai quali comincio subito i primi esercizi di aste, sul tondo, sulle curve. Vocali maiuscole e minuscole, disegno copiato dalla lavagna: foglie, frutti, animali.
10 ottobre – Inizio un orario diverso per IIIa e IVa, alterno i giorni di scuola per queste due classi, tenendo giornalmente presenti quelli di Ia.
16 ottobre – In seguito al bombardamento di ieri sulle contrade vicine, trovo presenti solo 2 scolari. Molti sono sfollati, altri si preparano a partire.
17-18-19 ottobre – Nessun presente
20 ottobre – Presenti uno scolaro di IVa e la sorellina di Ia.
28 ottobre – Fino ad oggi nessuno scolaro s’è piΓΉ presentato.
5 novembre – Il Direttore consiglia di continuare la scuola fuori di Ca’ Sorci. I Villardi accettano in casa propria me e gli scolari che si presentino.
8 novembre – Riprendo la scuola, in Ia ho due scolari, in IVa altri 2.
10 novembre – Continuo lo svolgimento del programma nelle due classi. Peccato che gli scolari delle due classi siano cosΓ¬ scompagnati per intelligenza, volontΓ  e profitto.
23 dicembre – Vacanze natalizie.
12 gennaio 1945 – Si presenta una scolaretta nuova di Ia e una di IVa. La prima e la seconda mi costringono a ritornare indietro nel programma.
22 febbraio – Riprendo servizio – mia collega Γ¨ nominata la sig,ra Rizzi (Angela – n.d.r.) per la classe Ia, a me resta la IVa.
27 febbraio – Il Direttore visita la scuola a Ca’ Villardi, dispone per la sistemazione della scuola in una stanza della casa.
1 marzo – La scuola nuova Γ¨ pronta, con banchi tavolo e lavagna.
8 marzo – Sorpresa, lungo la strada, da sgancio di caccia (bombardamenti – n.d.r.) – ritorno a casa.
9 marzo – Il ponte sulla provinciale (sant’Egidio – n.d.r.) Γ¨ stato colpito, Γ¨ caduto.
11 marzo – Per arrivare a scuola devo fare un lungo giro, attraversare il GuΓ  sulla passerella dei Nicoletti.
20 marzo – La scuola continua alla meno peggio: gli scolari sono impressionati, difficile Γ¨ ottenere attenzione e studio.
15 aprile – Il GuΓ , per una piena improvvisa che ha allagato bacino e campi, porta via anche la passerella. Senza questa e senza l’altro ponte, sono costretta a sospendere le lezioni. Il locale, assai trascurato.
16 maggio Presenti nΒ° 10 di IIIa – nΒ° 7 di IVa.
15 giugno 1945 – Ultimo giorno di scuola: un mese Γ¨ bastato a riprenderli, a ripassare materia di IIa, a iniziare la divisione di due cifre, la preparazione ai primi compiti, alle cronache. Impossibile cominciare il sistema metrico, o i problemi con piΓΉ di una operazione. Conto di continuare la scuola due giorni per settimana, continuerΓ² il programma per chi vorrΓ  frequentare, sia di IIIa che di IVa.
Dopo le prime incursioni dell’ottobre 1944, la contrada dov’è sita la scuola, Γ¨ sfollata. MancΓ² assolutamente la presenza. Ripresi la scuola a fine ottobre, in casa Villardi, Via Isole Corso. Ebbi lΓ  due scolari di IVa, tre di prima, a cui se ne aggiunse un terzo in gennaio.
Ogni tanto, colpito il ponte sulla provinciale, dovetti interrompere le lezioni finchΓ© non fu ricostruito il ponte. Danno per gli scolari, per il loro profitto.
In gennaio, lasciata la scuola per un mese, e precisamente fino al 22 febbraio, i ragazzi furono del tutto abbandonati. Li ritrovai ben piΓΉ indietro di come li lasciai, e con fatica ripresi il tempo perduto.
Gli avvenimenti bellici, le frequenti incursioni, i giornalieri mitragliamenti ritardarono il progresso, l’applicazione dovuta.
Per quanto abbia trascurato l’insegnamento metodico della storia, geografia e delle scienze, arrivai allo svolgimento completo del programma nelle altre materie con molta fatica.
A metΓ  maggio poi, oltre ai tre frequentanti di IVa, se ne sono presentati altri 6: una frequentΓ² regolarmente a Brendola, la trovai al punto dei miei, gli altri invece impreparati del tutto. Buono il profitto e la disciplina.
Elena Capitanio Camilotti (Frazione di Ca’ Sordis)

Fortunatamente, finita la guerra, lentamente tutto tornΓ² alla normalitΓ . Non fu certo privo di problemi il dopoguerra, molte famiglie si ritrovarono a vivere in condizioni di povertΓ  o furono costrette ad emigrare…

Umberto Ravagnani

NOTE: 1) Umberto Ravagnani, β€œCARTOLINE CHE RACCONTANO”, 2015, Editore Amici di Montebello.
2) Archivio dell’Istituto Comprensivo Statale di Montebello Vicentino – Frazione CΓ  Sordis – Insegnante: Camilotti Capitanio Elena, classi IIIa e IVa miste, anno scolastico 1944-45 (da “LA VECCHIA SCUOLA ELEMENTARE DI MONTEBELLO VICENTINO” di Ottorino Gianesato, Umberto Ravagnani e Maria Elena Dalla Gassa).

FOTO: Elena Capitanio (sul muretto), quando era bambina, con il padre Umberto e i fratelli Maria, Gelsomina e Vittorio (cortesia Mario Carnevali, nipote di Umberto Capitanio e Beatrice Brunelli).

Se hai FACEBOOK e l’articolo ti ha soddisfatto metti MI PIACEΒ 
Oppure lascia un commento qui sotto…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarΓ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *