LA VISPA TERESA

LA VISPA TERESA

[426] LA VISPA TERESA

Nel caldo agosto del 1876, Giulia figlia ventenne del sindaco di Montebello Vicentino, dottor Giuseppe Pasetti e della marchesa Bianca dei conti Villani, convolΓ² a nozze col fiorentino Giovanni Pelli-Fabbroni di cinque anni piΓΉ anziano. Non si sa in quale occasione i due giovani si fossero conosciuti. Giulia, nata a Voltabarozzo di Padova, paese di origine della madre, da parecchio tempo si era trasferita e risiedeva con la famiglia a Montebello dove il padre aveva acquistato ed ereditato parecchi fabbricati e terreni.
Entrambi gli sposi avevano in comune l’essere figli di proprietari di estensioni di terra coltivate a vigneto nelle rispettive regioni di residenza. Alla sontuosa cerimonia e successivo banchetto, tenutisi nel palazzo in via Borgolecco di Montebello che giΓ  appartenne ai conti Sangiovanni, non mancarono pertanto i vini sia locali che toscani, quasi una sorta di matrimonio anche tra questi nettari d’uva. Infatti Rosalia, la madre di Giovanni, apparteneva alla gloriosa famiglia fiorentina degli Antinori, padroni soprattutto nei paesi di Impruneta e di Greve in Chianti di chilometrici filari di viti votati alla produzione dell’omonimo famoso vino. Molti anni dopo lo sposo, oltre agli impegni politici, diventerΓ  lui pure imprenditore agricolo grazie ai beni ereditati dalla madre.
Il curioso doppio cognome Pelli-Fabbroni vanta un’origine e una storia che merita di essere raccontata.
Tutto cominciΓ² quando a Grosseto il 13 febbraio 1763 nacque Teresa, figlia di Caterina Lazzaretti e del maggiore Alberto Ciamagnini, comandante della locale piazzaforte, allora sotto il dominio di Francesco IΒ° de’ Medici.
In seguito a sfortunate vicende Alberto Ciamagnini cadde in rovina e, quando la figlioletta Teresa aveva soli 6 anni, morΓ¬. La moglie Caterina, donna di grande carattere, non si perse d’animo. TrovΓ² in un letterato fiorentino, Marco Lasti, abituale frequentatore di Grosseto, un valido aiutΓ². Questo signore intercedette presso il Granduca di Toscana e ottenne per la donna e per la figlioletta un’abitazione a Firenze. Sempre grazie a Marco Lasti, Caterina conobbe tale Giuseppe Bencivenni-Pelli, direttore della Galleria degli Uffizi.
Trascorse solo un anno e ad appena 33 anni anche Caterina Lazzaretti rese l’anima a Dio.
Fu cosΓ¬ che Giuseppe Bencivenni-Pelli prese sotto la sua protezione, adottandola, la piccola Teresa che crebbe pertanto in un ambiente intellettuale. La vulcanica ragazza non impiegΓ² molto tempo ad erudirsi sia nella lingua italiana, come in quella francese e inglese. La giovane tradΓ¬ perΓ² la fiducia del padre adottivo e a 18 anni sottoscrisse un matrimonio segreto con un semplice tessitore di seta. Non era quello che avrebbe voluto Giuseppe Bencivenni-Pelli che avrebbe invece preferito che la sua figlia adottiva andasse in sposa a qualche uomo di ottimo profilo culturale. La giovane Teresa pressata dal padre lo assecondΓ², entrando nel Convento delle β€œMantellate” giusto il periodo di tempo necessario affinchΓ©, dopo una causa civile, la promessa di matrimonio fosse legalmente annullata.
Nel 1782 Teresa Ciamagnini Pelli (aveva frattanto preso anche il cognome del suo adottatore) andΓ² in sposa a Giovanni Fabbroni, agronomo, naturalista direttore del Reale Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze. In quel tempo Teresa fu descritta come una affascinante ragazza dagli occhi azzurri e dai lunghi capelli biondi: una vera bellezza nordica unita a quella mediterranea. Oltre alla grazia vantava una notevole cultura umanistica attirando l’attenzione, l’ammirazione e la presenza, presso il suo nobile salotto, di personaggi di alto spessore culturale. Dopo questo matrimonio il cognome di Teresa diventΓ² Ciamagnini Pelli-Fabbroni.
Da questa unione, il 22 settembre 1783, nacque il primogenito Pietro Leopoldo, cosΓ¬ chiamato in onore del Granduca di Toscana. Questi due nomi al pari di Giovanni, Vincenzo, Giuseppe e Luigi vennero imposti nel 1851 al pronipote che sposΓ² a Montebello Giulia Pasetti. Pietro Leopoldo fu l’unico dei tre figli di Teresa a sopravvivere dal momento che per gli altri due la vita non durΓ² che poche ore. PiΓΉ tardi conseguirΓ  la laurea in giurisprudenza e diventerΓ  magistrato alla Procura di Firenze in etΓ  napoleonica, e assumerΓ  la carica di Segretario della Consulta durante la Restaurazione successiva al 1815.
Frattanto, nel 1808, in piena occupazione napoleonica, morì Giuseppe Bencivenni-Pelli padre adottivo di Teresa.
Due anni dopo la colta Teresa seguΓ¬ il marito Giovanni Fabbroni a Parigi, in conseguenza della nomina di quest’ultimo a Direttore dei Ponti e della Strade per il Dipartimento Italiano. Il soggiorno in Francia durΓ² solo alcuni mesi e nel 1811 Teresa fece rientro in Italia. Il 1Β° ottobre di quello stesso anno, all’etΓ  di 48 primavere venne a mancare nella sua villa di campagna fuori Firenze e fu sepolta assieme al padre adottivo nel Duomo della cittΓ  gigliata.
Tutto lascia credere che proprio successivamente alla scomparsa di Giuseppe Bencivenni-Pelli e di sua figlia Teresa il cognome sia diventato solo Pelli-Fabbroni. Indubbiamente Giovanni Pelli-Fabbroni, nel chiamare Giuseppe un figlio, volle così ricordare il suocero defunto. Quello stesso Giuseppe il cui figlio Giovanni nel 1876 sposò a Montebello Giulia Pasetti.
Giovanni Pelli-Fabbroni fu un imprenditore sempre molto impegnato anche politicamente, e ricoprì la carica di presidente della Provincia di Firenze.
Nel 1915, grande interventista dell’Italia in guerra, all’etΓ  di 64 anni partecipΓ² come ufficiale alla Prima Guerra Mondiale. Per lui fu un’occasione per ritornare in quel Veneto dove aveva preso moglie. E guadagnΓ² pure una medaglia d’argento al Valor Militare con la seguente motivazione: β€œin 10 giorni di battaglia sul Piave ovunque piΓΉ ferveva la mischia accorse fulgido esempio di fede e di virtΓΉ militare a portare la sua parola di apostolo e infondere nei combattenti la volontΓ  di resistere e vincere”.
A guerra finita, nel 1922 entrΓ² nel Partito Fascista e vi rimase fino alla morte che lo colse il 19 febbraio 1935.
Dal suo matrimonio con Giulia Pasetti nacque nel 1877 una figlia alla quale fu imposto il nome Teresa (Maria Teresa) in onore della grande bisnonna.
Maria Teresa Pelli-Fabbroni andΓ² in sposa al conte Lodovico Miari e visse quasi 93 anni (1970).

Ottorino Gianesato

FOTO: Giovanni Pelli-Fabbroni (elaborazione grafica Umberto Ravagnani).

Umberto Ravagnani
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