[279] FELICE CASTEGNARO – Un artista dimenticato
Il pittore montebellano Felice Castegnaro ebbe il suo momento di massima gloria alla Biennale di Venezia del 1901, con i suoi quadri molto apprezzati dai collezionisti dellβepoca. Felice Castegnaro era nato il 17 maggio 1872 da Eugenio (detto Moche) e Rosa Zabeo a Montebello Vicentino in Contrada Maggiore al numero 56 (l’attuale via XXIV Maggio e via Gen. Giuseppe Vaccari). Era il primo di 6 fratelli ed ebbe fin da giovanissimo la passione per la pittura, tanto che volle frequentare lβAccademia Olimpica di Vicenza dove si recava per due volte la settimana a piedi. Nel 1889, a soli 17 anni entrava nella Regia Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ebbe per maestro Ettore Tito, rinomato pittore e scultore italiano originario di Castellamare di Stabia, che lo aiutΓ² anche nella sua esposizione alla Biennale del 1901 con alcune opere, tra le quali un quadro che fu definito un capolavoro: “Raggi d’oro”. Molti dei suoi quadri furono acquistati dal Re Vittorio Emanuele III.
Il critico d’arte e storico dell’arte italiano Agostino Mario Comanducci cosΓ¬ scrisse del nostro Felice Castegnaro:
« Nato a Montebello Vicentino il 17 maggio 1872. IniziΓ² gli studi allβAccademia Olimpica di Vicenza; stabilitosi a Venezia vi frequentΓ² lβAccademia sotto la guida di Ettore Tito. EsordΓ¬ a Verona nel 1899 dove espose vari soggetti veneziani che lo preconizzarono un rinnovatore. Nel 1901 il suo quadro βRaggi dβoroβ, esposto alla Biennale Veneziana, ottenne una brillante affermazione. Da quellβepoca prese parte attiva alle Biennali di Venezia, a quelle di Milano, di Firenze e di Roma; anche allβestero espose sue opere, Fra i lavori piΓΉ notevoli: βSciallettiβ, che si trova a New York, βPrimi passiβ, a Montevideo; βOmbra e soleβ, presso la SocietΓ dei grandi alberghi di Venezia; βAl soleβ, esposto alla XVI Esposizione Internazionale di Venezia ed acquistato dalla Banca Commerciale; βMamminaβ, acquistato nel 1914 dal Re; βRitratto di mia moglieβ; βLa giostraβ; βMaternitΓ β, acquistato dalla Cassa di Risparmio; βFigli del Brentaβ, presso la moglie dellβartista. Abile nel disegnare sinteticamente con la pennellata rapida e sicura, Γ¨ un colorista vivacissimo. Alla mostra dei Quarantβanni (Venezia 1935) erano esposte 21 opere.
Amava ritrarre le luci naturali del paesaggio utilizzando una gamma cromatica molto accesa e pennellate rapide e sicure.1Β Β»
Felice Castegnaro morì nel 1958 a Zero Branco, Comune di 11.000 abitanti in provincia di Treviso il quale gli ha intitolato una via, una dedica auspicabile anche per Montebello Vicentino che gli ha dato i natali.
Note: 1) Da A. M. Comanducci, Dizionario illustratori pittori e incisori italiani moderni, III ediz. Milano, 1962.
Umberto Ravagnani
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