[362] L’HOBBY DEI CAPITELLI
L’insolita passione di Angelo Valente iniziata per caso in colonia a Velo d’Astico
Oggi vogliamo ricordare un personaggio di Montebello che aveva una singolare passione: costruire capitelli e rosari. Dal “Corriere Vicentino” abbiamo tratto questa bella intervista di Moreno Zambotto fatta qualche anno fa ad Angelo Valente quando, con la moglie Maria Rosa Trentin, abitavano al Borgo di Montebello.
« Tutti abbiamo un hobby! CβΓ¨ chi colleziona figurine e francobolli, chi ricama o dipinge e chi, come Angelo Valente, costruisce capitelli e rosari. Questa insolita passione ha dietro di sΓ© una storia particolare che ci facciamo raccontare. Angelo abita nella contrΓ Borgo a Montebello con la moglie Maria Rosa Trentin. La coppia Γ¨ molto disponibile e dopo quattro chiacchiere di presentazione espongo la mia curiositΓ sui capitelli davanti allβabitazione.
Maria Rosa inizia a raccontarmi la loro storia mentre sorseggiamo un buon caffè.
βIl 2000 Γ¨ stato un anno particolarmente difficile per noi: Angelo si Γ¨ ammalato di tumore. Appena saputo della malattia ha deciso di costruire un capitello qui a casa perchΓ© voleva nel caso le cose non fossero andate bene, io avessi un suo ricordo. Quel capitello sarebbe stato un ricordo tangibile, suo e del suo amore per me. Le cose grazie a Dio sono andate bene e lui Γ¨ ancora qui. Da allora perΓ² questa passione di costruire i capitelli Γ¨ rimasta.
Era la prima volta che costruiva un capitello?
βNo!β risponde Angelo. βLa primissima volta Γ¨ successo a Velo DβAstico, ma la situazione era completamente diversa. Eravamo lΓ in colonia il gruppo missionario, In questa associazione ci siamo entrati quasi per caso, ma poi le loro attivitΓ ci hanno appassionato e ancora oggi ne facciamo parte. A Velo dβAstico abbiamo trovato una madonnina molto bella che purtroppo non aveva una sede fissa. Ogni volta che tornavamo in quel luogo la trovavamo in un posto differente. Una volta Γ¨ successo addirittura che qualcuno lβaveva portata in cantina. Questo ci ha fatto molto dispiacere e lΓ¬ Γ¨ scattata la molla! Io e Maria Rosa abbiamo deciso di costruirle un capitello. Abbiamo un attimo valutato cosa ci occorreva e ci siamo messi allβopera. I sassi, ad esempio, li abbiamo presi a Sossanoβ.
Avete trasportato i sassi da Sossano a Velo DβAstico?
βSi! Ci sono voluti un paio di giri… Prima di portarli su perΓ² li abbiamo portati qui a casa nostra per pulirli e sistemarli.
Quanto tempo ci avete messo a finire il lavoro?
βIn un paio di sabati abbiamo ultimato il tutto. Il grosso lo abbiamo fatto noi due, poi abbiamo avuto qualche piccolo aiutoβ.
Ora, per chi costruisce capitelli?
βDi solito li faccio se qualcuno me li chiede. A me piace e di solito quando inizio nel giro di una settimana riesco a finire il lavoroβ.
Inoltre lei costruisce anche rosari?
βSΓ¬. Questa Γ¨ una passione vecchissima. Ho iniziato ancora quando andavo a trovare Maria Rosa da fidanzato… considera che ora siamo sposati da oltre quarantβanni. Allora volevo sistemare il rosario di mia nonna che si era rotto. Mi dispiaceva perdere quel ricordo che avevo di lei cosi mi sono messo a ricostruirloβ.
Anche i rosari li fa su richiesta?
βPiΓΉ o meno. Ho costruito un rosario per ogni missionario che Γ¨ partito da Montebello e di solito li faccio per occasioni particolari come matrimoni, cresime o cose del genere. Ora perΓ² credo che anche unβintervista sia una buona occasione per regalare un rosario!β.Β Β»
Con il mio rosario artigianale in mano me ne torno a casa, mentre Angelo e Maria Rosa mi salutano con affetto. (Da un’intervista di Moreno Zambotto per βIl Corriere Vicentinoβ).
Angelo Valente Γ¨ mancato ai suoi cari nel 2010 all’etΓ di 76 anni e riposa nel cimitero di Montebello.
FOTO: 1) Una bella immagine di Maria Rosa Trentin con suo marito Angelo Valente (dal “Corriere Vicentino”, rielaborazione digitale Umberto Ravagnani).
2) Alcuni dei capitelli costruiti da Angelo Valente (dal “Corriere Vicentino”, rielaborazione digitale Umberto Ravagnani).
3) Uno dei rosari, con l’immagine di Santa Bertilla, realizzati da Angelo Valente.
Umberto Ravagnani
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Le brave persone si ricordano sempre.