LINO TIMILLERO – UN CUORE VENETO TRA DUE MONDI
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Ci sono persone che vivono con una luce speciale, capaci di lasciare un segno indelebile nei cuori di chi le incontra. Lino Timillero era una di queste anime rare. La sua gentilezza, la sua determinazione e il suo spirito avventuroso lo hanno reso un punto di riferimento per molti. Ieri 23 febbraio 2025, a Wollongong, in Australia, si Γ¨ spento fisicamente, ma la sua memoria resta scolpita nei suoi racconti e nellβaffetto di chi ha avuto la fortuna di camminare un tratto di strada con lui.
La sua vita Γ¨ stata un viaggio tra due mondi, quello che lβaveva visto nascere e quello che lo ha accolto. Il 27 febbraio 1967 lasciΓ² Montebello, il suo paese, con un misto di sogni e paure. La lunga traversata di 33 giorni sulla nave Galileo Galilei fu il primo assaggio dellβimmensitΓ che lo attendeva. Lβoceano senza fine, il cielo mutevole, il ricordo di casa e il richiamo del futuro si intrecciavano nei suoi pensieri. Quando suo fratello (giΓ in Australia dal 1958) lo accolse a Sydney, il sollievo fu grande, ma la nostalgia non tardΓ² a farsi sentire.
Lino non si fece abbattere. LavorΓ² duramente come saldatore meccanico nelle acciaierie di Port Kembla e poi a Whyalla. AttraversΓ² il cuore arido dellβAustralia, guidando per giorni tra deserti sconfinati, sotto il sole cocente, con lβunica compagnia dei miraggi e della speranza. StudiΓ² lβinglese, si specializzΓ² e conquistΓ² il rispetto di colleghi e superiori. Il lavoro lo portΓ² a costruire infrastrutture gigantesche, testimoni del suo talento e della sua caparbietΓ .
Nel 1970 trovΓ² lβamore e formΓ² una famiglia con una giovane di origini bergamasche, Andreina. Insieme crebbero due figli, David e Anthony, trasmettendo loro i valori delle proprie radici. Lino era un uomo che sapeva adattarsi senza mai dimenticare chi era. La sua casa era un ponte tra Italia e Australia, tra tradizione e innovazione.
LβItalia, perΓ², non cessΓ² mai di richiamarlo. Nel 2019, il suo ritorno fu un trionfo: gli venne riconosciuto il primo premio βRaiseβ per un meraviglioso scritto in dialetto veneto. Era la voce della sua anima, il suo amore per la lingua e la cultura della sua terra. Quella sera, con gli βAmici di Montebelloβ, raccontΓ² la sua avventura australiana con una passione che lasciΓ² tutti senza fiato. La sua voce si accendeva parlando delle sfide, dei successi, dellβorgoglio di essere un vicentino nel mondo. Chi era lΓ¬ ricorda ancora il suo sorriso e la sua energia contagiosa.
Nel 1983 fondΓ² lββAssociazione Vicentini nel Mondoβ a Wollongong, per mantenere vivi i legami con Vicenza e rafforzare la comunitΓ italiana. Tra i suoi progetti piΓΉ cari cβera la Madonna di Monte Berico, simbolo della sua devozione e delle sue radici. Oggi quella statua, custodita con amore nella cappella del Sacro Cuore, continua a proteggere chi, come lui, ha percorso le strade dellβemigrazione.
Lino era un uomo di storie e di cuore, capace di trasformare la nostalgia in poesia. Il suo lascito Γ¨ fatto di parole, di insegnamenti, di gesti che resteranno per sempre nei ricordi di chi lo ha conosciuto. Ora che ha concluso il suo viaggio terreno, lo immaginiamo ancora in mare aperto, sotto un cielo stellato, a scrutare lβorizzonte con gli occhi pieni di sogni e di ricordi.
Che la terra ti sia lieve, caro Lino. Il tuo cuore veneto continuerΓ a battere tra le onde dellβOceano e le colline della tua Montebello.
Umberto Ravagnani