[356] NASCE IL VOLLEY FEMMINILE
Una squadra di pallavolo femminile a Montebello (di Maria Rosa Trentin)
Ad ulteriore conferma del fatto che Maria Rosa Trentin ha dedicato, con impegno fin da giovane, molte energie per aiutare i nostri ragazzi a crescere nel migliore dei modi, riportiamo oggi un suo scritto sulla nascita della squadra di pallavolo femminile a Montebello. Il suo racconto si riferisce ai primi anni 60 del Novecento:
Β« Voglio oggi lasciarmi andare un po’ ai ricordi della mia giovinezza, sempre belli, perchΓ© vissuta in serenitΓ , con gioia, con tanti affetti, con amicizie care e appaganti con le quali ho condiviso anche dei momenti “esaltanti“.
Il pensiero va subito a quando ho avuto il grande piacere di far parte ad una squadra di PALLAVOLO. Qui a MONTEBELLO c’Γ¨ sempre stata attitudine allo sport principalmente per i maschi, ma perchΓ© non coinvolgere anche delle ragazze?!
Ed ecco che l’idea, una grande idea Γ¨ balzata nella mente di una SUORA, qui operante nella locale scuola materna diretta, appunto, dalle SUORE DOROTEE, ma sempre attenta ad accogliere e ad ascoltare anche noi ragazze che frequentavamo lΓ¬ il Catechismo e poi ci fermavamo a chiacchierare, dialogare, porre quesiti alle Suore. Ma pure giocare e scherzare piene di voglia di fare perchΓ© allora non proporre anche a noi di impegnarci nello Sport?!
Pensato, detto fatto! Suor Albina Ragazzo (questo Γ¨ il nome della Suora intraprendente) cogliendo lβassenso entusiastico di un gruppo di ragazze si Γ¨ data da fare per trovare una persona competente in materia, ed ecco: Giovanni Dainese, interpellato, suggerire la formazione di una squadra di pallavolo ed offrirsi lui quale allenatore.
Iniziava così una bella avventura che ha portato noi ragazze a gareggiare con squadre importanti, partendo dal cortile della Scuola Materna, che ha visto i primi impegnativi allenamenti, fino a frequentare la nostra Palestra parrocchiale e poi cimentarsi in altri paesi con un nuovo allenatore sloveno che, se ben ricordo faceva di cognome Vidovic.
Io ricordo bene che pur piacendomi il gioco, pur impegnandomi negli allenamenti, non ero affatto brava, ma, vuoi perchΓ© ero la maggiore del gruppo, vuoi perchΓ© mi volevano tutte bene, mi hanno voluto quale Capitana della squadra.
SΓ¬, entravo qualche volta in gioco, ma mi riusciva bene solo la battuta, cosΓ¬ durava poco la mia permanenza in campo, quasi subito chiedevo la sostituzione. Comunque Γ¨ un ricordo bellissimo che mi porto nel cuore sia dell’impegno che della bravura di ciascuna atleta, come dell’impegno dellβamatissima Suor Albina che, amante della montagna e in ricordo di VELO D’ASTICO, ha voluto che la squadra si chiamasse “LA GENZIANA” e le tute delle ragazze fossero di colore blu e le magliette di colore giallo con sul petto il simbolo del fiore da lei scelto, e, come pur restando a casa, ha seguito sempre gli sviluppi, i progressi e i risultati delle Β« sue care ragazze Β» che, come me, porteranno nel cuore un suo dolce, indimenticabile ricordo.
SΓ¬, mi fermo qui per oggi con i ricordi perchΓ© mi ha preso anche la commozione, non solo nel ricordare Suor Albina ma pensando anche alle “3 tose che non ghe xe piΓΉ“: Maria Pia Starace, Luisa Salgarolo, Biancarosa Nardi. Arrivederci lassΓΉ in PARADISO, magari a ricostituire una squadra che sarΓ eternamente vincente.Β Β»
Maria Rosa Trentin
FOTO: 1) La prima squadra di pallavolo di Montebello: 6. Graziella Guarda, 7. Angiolina Zigiotto, 10. Maria Teresa Andrighetti, 2. Bianca Celadon, 3. Biancarosa Nardi, 11. Liliana Fin, 9. Biancarosa Tonello, 8. Franca Castegnaro, 4. Pia Griffante, 1. Maria Pia Starace, Capitana Maria Rosa Trentin. Nella foto manca la numero 5 Luisa Salgarolo (rielaborazione digitale Umberto Ravagnani).
2) Maria Rosa Trentin e Suor Albina Ragazzo in una bella foto a Lavarone nell’agosto 1965 (rielaborazione digitale Umberto Ravagnani).
Umberto Ravagnani
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