[283] ALBERTO PIEROPAN, Insigne educatore e geniale inventore
A Montebello nella cosiddetta βzona Gambaβ vi sono diverse vie dedicate a personaggi storici o cittadini illustri, molti di questi citati con il solo cognome. Per alcuni di essi il nome rimane scontato a causa della loro notorietΓ (almeno per gran parte delle persone), come ad esempio Manzoni, Galilei, Verdi o Volta, ma che dire, per esempio di Zin, Crestani o Pieropan? Di [Giovanni] Zin, vero genio della matematica abbiamo giΓ parlato nel nostro articolo del 31 dicembre 2020 (n. 214), oggi parleremo di [Alberto] Pieropan, insigne educatore e geniale inventore.
Lo storico montebellano Bruno Munaretto scriveva nelle sue βMemorie storiche di Montebello Vicentinoβ: βAlberto Pieropan nacque a Montebello da Bartolomeo e da Maria Scaramuzza il 26 settembre 1737β¦β. In realtΓ , consultando il libro dei nati di quellβanno nellβArchivio Parrocchiale di Montebello, non troviamo il suo nome. Appare, invece, nel libro dei morti alla data 30 maggio 1828: βIl Sig. Don Alberto Pieropan fu Bortolo e fu Margherita Scaramuzza, nativo di Montorso, ora qui domiciliato, morΓ¬ ieri alle ore 10 antimeridianeβ¦β. Abbiamo avuto poi la conferma del luogo della sua nascita dal libro dei battezzati della parrocchia di S. Biagio a Montorso, dove, alla data 26 settembre 1737, si legge che: βAlberto figlio di Bortolo Pieropan et della Maria (sic) Scaramuzza sua signora, nato alle hore 22 di hieri e fu battezzato da me d. Giacomo Guarda, cappellanoβ¦β. Le date di nascita e di morte corrette sono dunque: n. 25 settembre 1737, m. 29 maggio 1828 e il luogo di nascita Γ¨ Montorso. La sua famiglia di contadini si trasferΓ¬ a Montebello allβinizio del 1740, quando Alberto non aveva ancora 3 anni. Terzo di 11 fratelli divenne sacerdote al seminario di Vicenza, si laureΓ² allβUniversitΓ di Padova in fisica e matematica e quindi, quale professore in queste scienze, insegnΓ² pubblicamente per vari anni in Vicenza, dando anche lezioni di economia rurale insieme con lβabate Giambattista Trecco, per cui ambedue furono benemeriti per il progresso delle arti e dellβagricoltura in tutta la Provincia.
Il Reverendo Professore Alberto Pieropan fu anche inventore della macchina per curare le fratture delle cosce e delle gambe, per cui ebbe meritati elogi dal Giornale Enciclopedico e dal Giornale Letterario, allora assai diffusi. Inoltre lβEccellentissimo Magistrato della SanitΓ di Venezia gli donΓ² una grande medaglia dβoro e sei dβargento con lβeffigie della macchina applicata e la scritta: Β« Humanitatis levamen Β» (benefattore dellβumanitΓ ) da una parte, e la leggenda: Β« Alberto Pieropan Provisores Salutis Venet. MDCCLXXX Β» dallβaltra. Tanto la descrizione delle due suaccennate macchine, quanto gli esperimenti, le migliorie ed i benefici ottenuti sono ampiamente descritti nei due suddetti giornali ed in alcuni altri di quellβepoca. Nella pubblicazione βOpuscoli scelti sulle scienze e sulle artiβ, Milano, Marelli 1780 leggiamo alcune note scritte dallo stesso don Alberto Piero Pan (sic) sulla βMacchina per le frattureβ da lui inventata:
MACCHINA per le fratture delle gambe inventata da Don Alberto Piero Pan Vicentino
Β« Β§. IIIΒ Vantaggi di questa macchina
I. Col beneficio di questa Macchina si puΓ² determinare la precisa estensione da farsi nella gamba offesa, quantunque infranta in piΓΉ luoghi, acciocchΓ¨ resti uguale alla sana. Quindi non vβΓ¨ pericolo dβestenderla piΓΉ del dovere, nΓ© di tormentare il povero ammalato senza necessitΓ .
Il. Chirurgo senza aiuto dβaltre persone puΓ² applicarla con somma facilitΓ allβinfranta gamba, e con due sole dita rimetter qualunque frattura anche delle piΓΉ complicate senza molto dolore.
III. Questa Macchina Γ¨ atta a ridurre, e conservare le ossa anche delle fratture obblique in un perfetto contatto, ad onta di qualunque movimento proveniente, o dal medicar le piaghe, o dai tremori che accader possono nel sogno, o dal trasportarsi lβinfermo da un luogo allβaltro, o da altre simili cause.
IV. Se la gonfiezza cagionata dalla frattura non permettesse di far la giΓ determinata quantitΓ dellβestensione in una sola volta, essa puΓ² farsi un poco al giorno con sicurezza di non perder lβestensioni parziali antecedentemente fatte; ed intanto la Macchina ci offre un largo comodo di medicar lβenfiatura fino a tanto che ci sia concesso dβarrivare alla precisa estensione.
V. La Macchina opera in modo, che non impedisce la circolazione del sangue; onde lβammalato risana piΓΉ presto del solito.
VI. La gamba infranta puΓ² essere snudata tutta in una volta, od in parte secondo il bisogno, e puΓ² essere alzata dal Chirurgo con una sola mano, cosicchΓ¨ se in essa vi fossero piaghe, possono esser agevolmente medicate ogni giorno in qualunque sito esse sieno, seza esporsi al pericolo di scompaginare le ossa giΓ rimesse al suo primiero contatto, e di apportar nuovi dolori allβammalato.Β Β»
Terminato lβinsegnamento a Vicenza, assieme ai fratelli Antonio e don Giuseppe, nel 1808 Alberto Pieropan acquistΓ² da Giovanni Scipione e Gaetano Dal Ferro circa 50 campi e un complesso di case ad Isole Corso di Montebello (ora di proprietΓ Villardi) e si dedicΓ² a unβaltra sua grande passione, lβagricoltura. In questo ambiente con annesso un Oratorio dedicato a San Girolamo (tuttβora esistente), ogni giorno i due fratelli Sacerdoti celebravano la Messa. A Isole Corso, Alberto Pieropan morΓ¬ alla bella etΓ di 91 anni il 29 maggio 1828. Nel suo testamento volle lasciare la bella somma di 1000 Ducati allβabate Giambattista Trecco, suo discepolo, amico e collaboratore, soprattutto per ricambiarlo della devozione e della stima che il Trecco aveva sempre nutrito per lui (da βNota Biografica su Alberto Pieropanβ, Vittoriano Nori, 1987).
Immagine: La Macchina per le fratture delle gambe di Alberto Pieropan (rielaborazione grafica di Umberto Ravagnani).
Umberto Ravagnani
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