[284] LO SCIOPERO AL PONTE DELLA FRACANZANA
A cavallo tra il β600 e il β700 i marchesi Malaspina si distinsero a Montebello per la loro perizia e competenza nel dirigere e presiedere alcuni lavori di pubblica utilitΓ .
In particolare il loro intervento fu richiesto dalle autoritΓ di Vicenza quando il torrente Chiampo provocΓ² un eccessivo e pericoloso accumulo di ghiaia sotto il ponte della Fracanzana (ponte Novo). Per evitare guai maggiori, giΓ da tempo le autoritΓ vicentine avevano approvato lβinnalzamento del ponte di 4 piedi, ossia metri 1,40, ma di riflesso questa modifica avrebbe comportato la contemporanea elevazione delle rampe o βpontareβ di accesso al manufatto medesimo.
Quindi, in virtΓΉ della passata maestria e competenza dimostrate il marchese Gio.Carlo Malaspina fu incaricato di sovraintendere ai lavori con un occhio di riguardo alla βpontaraβ, (o discesa) verso Verona.
Si era giΓ nella seconda metΓ del mese di giugno 1712 ed il marchese si dovette scontrare con una difficile realtΓ : mancavano gli operai e i mezzi agricoli di trasporto necessari per lβescavazione della ghiaia dal torrente Chiampo poichΓ© si era nella stagione della raccolta soprattutto del frumento. A onor del vero il marchese aveva preventivamente informato le autoritΓ vicentine che questo periodo era sΓ¬ adatto allβestrazione delle ghiaia, complice la siccitΓ estiva, ma era altrettanto idoneo e necessario alla raccolta dei βgraniβ ed al taglio dei fieni.
Ecco allora la spiegata la causa di questa forma di sciopero ed astensione dal lavoro che aveva portato gli operai ad incrociare le braccia contro la costruzione della rampa del ponte. Ma il Capitanio di Vicenza, Sebastiano Foscari, non volle sentire le ragioni dei montebellani e ordinΓ² al marchese Malaspina di far progredire i lavori sotto pena di 500 Ducati.
Pertanto al marchese Gio.Carlo Malaspina non restΓ² altro che far la voce grossa e minacciare gli addetti ai lavori scatenando proteste e lamentele con la contemporanea astensione della maggioranza delle maestranze.
Finalmente, grazie allβintercessione di chissΓ quale santo, il Capitanio di Vicenza raccolse le suppliche dei poveri operai e contadini impiegati nella costruzione della βpontaraβ e cosΓ¬ scrisse al marchese Malaspina:
βLβEccellentissimo Signor Capitano, cosΓ¬ umilmente supplicato per parte delli poveri abitanti delle ComunitΓ di Montebello, Montorso e Zermeghedo, obbligati nella presente stagione ad accudire agli interventi della campagna per la raccolta deβ formenti, fave e fieni come per la semina deβ minuti (cereali minori n.d.r.) e attesa avea la penuria delle boarie (animali bovini β n.d.r) stante la mortalitΓ passata (la peste bovina del settembre 1711 provocΓ² la morte nel vicentino di circa 14.000 capi di bestiame – n.d.r.) ha ordinato et espressamente commesso che il mandato rilasciato da Sua Eccellenza al signor Marchese Gio. Carlo Malaspina li giorni passati per causa della facitura della pontara al ponte della Fracanzana non possa astringere (costringere β n.d.r) alcuni abitanti ad andare nΓ© personalmente nΓ© con boarie al lavoro di detta pontara e condotta di legnami e sassi dovenndo essi attendere ai propri interessi tanto necessari nella presente stagione.β Dovendo altresΓ¬ il signor marchese Gio.Carlo Malaspina far immediatamente accomodar li ponti sopra la Strada di Fara acciocchΓ¨ possino liberamente passare corrieri e passeggeri e poi a tempo piΓΉ proprio trovar gente e boarie senza violenza per adattare la pontara della Fracanzana.β
Questi ordini furono perΓ² ignorati dal marchese Malaspina che invece proseguΓ¬ nella sua condotta coercitiva nei confronti degli abitanti del Vicariato di Montebello. Questi ultimi furono allora costretti a rivolgersi alle piΓΉ alte autoritΓ di Venezia ottenendo lβauspicato risultato che il nobile Leonardo Diedo informΓ², seccato, il Capitanio di Vicenza del deprecabile comportamento del marchese Gio.Carlo Malaspina.
Questa difficile situazione ebbe naturalmente il suo epilogo allorchè il 6 luglio, finiti i raccolti nei campi, i lavori ripresero regolarmente, con buona pace di tutti, per essere definitivamente portati a termine il 6 agosto seguente.
Per lβoccasione il marchese Malaspina non perse tempo e si premurΓ² di inviare un suo agente a Vicenza a umiliarsi a Vostra Illustrissima et esibir il conto di tutte le fatture e spese comandate et oggi terminate.
Il nobile fu regolarmente e puntualmente pagato.
OTTORINO GIANESATO
Immagine: Il ponte della Fracanzana, o Ponte Novo, dopo una recente piena del torrente Chiampo (foto Umberto Ravagnani, 2004).
Umberto Ravagnani
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