[322] MONTEBELLO FESTEGGIA G. VACCARI
La festa del 19 marzo 1922 per il Generale Giuseppe Vaccari
Il 2 febbraio 1922 era la data ufficiale nella quale, inizialmente,Β lβAmministrazione Comunale di Montebello Vicentino intendeva dar luogo ai festeggiamenti dedicati al Generale Giuseppe Vaccari, eroico figlio di questa comunitΓ , ma poi prevalse lβidea di spostarla al 19 marzo successivo facendovi coincidere, con amoroso pensiero, la sua ricorrenza onomastica. Nellβoccasione il Sindaco avv. cav. Igino Peruffo, fece omaggio al Generale di un album con le firme dei concittadini e di una medaglia dβoro a riconoscenza dei suoi meriti.Β SeguΓ¬ nella Sala Consigliare un banchetto in suo onore, terminato con una lunga serie di brindisi.
La medaglia riporta la data originale prevista per i festeggiamentiΒ del 2 febbraio 1922 perchΓ© non cβΓ¨ stato il tempo per correggerla. Il gen. Vincenzo Ponzi, collega e amico di Giuseppe Vaccari, nel tracciare un suo breve ma dettagliato ritratto, cosΓ¬ scrive nel suo libro βIl Generale di Corpo dβArmata β Medaglia dβoro β Giuseppe Vaccariβ:
Β« A voler narrare in tutta la sua estensione e interezza la vita rappresentativa e piena di movimento del Generale Vaccari sarebbero per certo insufficienti i ristretti confini da me posti a questo mio lavoro,Β tanto essa si presenta colma e densa di fatti rimarchevoli e degni, la cui menzione gioverebbe indubbiamente a lumeggiare, meglio che io non faccia, il curricolo dβuna giΓ lunga e tuttavia ancora salda e virile esistenza, cosΓ¬ ricca di elementi impulsivi nobilissimi, e spesa nella maggior parte a operar cose eccellenti.
Nacque Giuseppe Vaccari a Montebello Vicentino il 2 Febbraio 1866.
Il proverbio astronomico attestante che βdal mattino si vede il buon giornoβ si applica opportunamente in senso traslato alla vita umana, in quanto a giovinezza sana e vivida e volonterosa risponde solitamente virilitΓ preminente e superiore. Il proverbio ha tutto il suo valore nei riguardi di Giuseppe Vaccari il quale, in grazia del rigoglioso ingegno, della tenacia, della volontΓ , del sano spirito di emulazione, non conobbe posti di secondβordine nelle susseguenti tappe della sua carriera.
Primo infatti a Modena, egli confermΓ² la sua precellenza alla Scuola di applicazione di Parma e alla Scuola di guerra di Torino, dando ragione a Lorenzo Tirondola, farmacista di Montebello e amico di famiglia, e altresΓ¬ poeta occasionale e vaticinante di vista lunga, il quale giΓ dagli inizi brillanti del giovanetto aveva predetto allori e gloria, e persino lβelmo di Generale, a quel promettente e superbo embrione dei colli vicentini.
Bel giovane, alto, slanciato, eretto β tale lo conobbi a Modena β nel suo volto si ripeteva β particolaritΓ non sfuggitami β lβenergica espressivitΓ fisionomica dβun carattere presto formatosi alle dure applicazioni dello studio, se non pure a imponderabili difficoltΓ della giovanile esistenza. Tale espressivitΓ , che ancora permane, fu sempre ed Γ¨ attenuata da un riflesso di gentilezza interiore irradiantesi dal cuore aperto ai sensi della bontΓ concessiva fin dove non Γ²stino la coscienza e il dovere. Le pure linee del profilo, la fronte spaziosa e signoreggiante, il vivido acuto occhio penetrativo, lβaffabile sorriso, lo squillo argentino e fresco della voce, che si conserva limpida e marcata, la parola pronta, forbita, senza ricercatezza ed efficace, il gesto sobrioΒ ma deciso, il tratto distinto, costituiscono β per chi bene intenda la portata di questi segni personali distintivi β tal somma di esponenti giudiziali da non lasciare dubbio o incertezza nellβinterpretazione del carattere dellβuomo. E il carattere, quale appare dal sunto della sua vita militare, Γ¨ in lui, secondo la nota sentenza di Smiles βla sua proprietΓ , ed anzi il piΓΉ nobile dei suoi possessiβ Β».
Molto interessante Γ¨ la serie di fotografie inedite della piazza gremita di gente, durante i festeggiamenti dedicati dalla comunitΓ di Montebello al gen. Giuseppe Vaccari il 19 marzo 1922. Provengono da un servizio effettuato da un fotografo veronese di quegli anni (forse Giulio De Bianchi o Giannantonio Bressanini). In queste foto si puΓ² vedere la notevole partecipazione ai festeggiamenti per il βGrande Figlio di Montebelloβ o per il βComandante della Brigata Barlettaβ, come viene chiamato nei molti manifesti affissi davanti al Municipio e sulle colonne della Loggia. Fu invitata anche la compagnia Β filodrammatica di Vicenza βLa Zingarescaβ che mise in scena, in onore di Giuseppe Vaccari e per piΓΉ volte in quei giorni, lβoperetta βLβattesaβ.
Umberto Ravagnani
Nota: La storia di questa festa Γ¨ narrata in modo piΓΉ approfondito nel libro di Umberto Ravagnani βCartoline che raccontano – Piccole storie e immagini della prima metΓ del β900β, Montebello Vicentino, 2015.
Foto: Montebello Vicentino, 19 marzo 1922 β Discorso dal balcone del Municipio del generale Giuseppe Vaccari in occasione dei festeggiamenti in suo onore. In questa occasione la gente del paese si radunΓ² in grande quantitΓ per applaudire il βGrande Figlio di Montebelloβ e il βComandante della Brigata Barlettaβ, come veniva chiamato il generale Vaccari in molti manifesti affissi sulla facciata del Municipio (archivio privato Umberto Ravagnani).
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