[195] LA SOLENNE DEL 1985 A MONTEBELLO
Dalla Voce dei Berici di Domenica 14/5/1985 un commento sulla Solenne di Montebello Vicentino dell’insigne storico prof. Remo Schiavo:
« Viaggio tra le devozioni popolari. Cose belle oggi scomparse: lβormai introvabile βcarΓ¨gaβ della Madonna Regina. La denominazione tradizionale deriva dalla classica βcattedraβ: su questo piedistallo sontuoso veniva portata in processione lβimmagine venerata.
Γ dal Sei e Settecento che dai documenti parrocchiali compare questa βcarΓ¨gaβ della Madonna Incoronata o della Beata Vergine del Rosario. Addirittura nel libro spese compare anche un cenno allβingrandimento della porta maggiore della chiesa per il passaggio della carΓ¨ga nella processione del Santo Rosario. CarΓ¨ga Γ¨ il nome veneto di sedia che puntualmente deriva dalla classica cattedra. Dunque la Madonna in carega vuol dire la Madonna in cattedra ossia in trono. Il nome di Regina dato alla Vergine nelle litanie lauretane veniva risolto visivamente da unβimmagine di sovrana assisa sul suo trono. Di norma dal secolo del Barocco, forse per non caricare troppo le spalle dei portatori, tβimmagine della Vergine era un manichino in legno con testa bellissima, mani e piedi molto curati. Le vesti erano in damasco, in seta e mutavano secondo le feste dellβanno. Ad esempio per la settimana Santa la Vergine era tutta vestita di nero e al posto del Bambino reggeva con una mano un grande fazzoletto bianco per asciugare le lacrime. Cβera poi lβabito comune che era messo alla Madonna riposta nella nicchia dellβaltare, ma per la processione del Rosario o per la festa solenne della parrocchia lβabito era suntuosissimo, ornato da pietre preziose e fili dβoro trapuntati nella seta. Era in quellβoccasione che la Madonna veniva collocata nella carΓ¨ga per essere portata in processione. Non sempre la Madonna era seduta; poteva stare anche in piedi, robustamente fissata al dossale della seggiola.
Parrocchie grandi e piccole ebbero questβoggetto sontuoso che forse era stato eseguito da quei bravissimi intagliatori e doratori del legno che avevano fornito lβapparato per le Quarantβore. Il fondale del trono era formato da una ghirlanda di fiori sormontata da una corona sorretta da due angioletti. Altri festoni cadevano armonicamente ai lati, sopra si posava la colomba dello Spirito Santo, Tutta la doratura poteva essere arricchita da una finta stoffa dipinta in rosso. La funzione di queste carΓ¨ghe era legata alle madonne Regine, ma con lβarrivo a Vicenza del vescovo Ferdinando Rodolfi (1911) una alla volta, senza tanto strepito, le belle Madonne vestite di pezza, vennero relegate nelle soffitte delle chiese; gli splendidi abiti furono adattati a lussuose pianete. Le nuove Madonne uscivano fresche fresche dalle botteghe della Val Gardena, ma avevano lβaspetto di gentili pastorelle piΓΉ che di regine del cielo e della terra e non erano certamente in accordo con le carΓ¨ghe cosi ricche dβoro e di colori. Le rovine operate dal tempo hanno un poβ alla volta eliminato queste suppellettili sacre dalle processioni e giustamente sono state relegate tra tanti aggeggi passati di moda. Ma qualche volta capita di vederne qualcuna, a volte tenuta su da fili di ferro o da nastro adesivo, a volte ben conservata e diligentemente restaurata, come quella usata per la Madonna di Montebello che ogni cinque anni viene portata in solenne processione per le strade del paese.
Credo siano poche le immagini sacre della nostra diocesi che si adattano cosi bene al tronetto come questa Madonna con Bambino che una pia tradizione fa addirittura risalire al XV secolo, mentre, cosi come appare oggi abbondantemente restaurata, sembra un bel lavoro del Settecento o giΓΉ di li. Speriamo che per la prossima festa, che cadrΓ nel 1990, la bella statua lignea sia ripulita dallo strato di colore che le irrigidisce il volto in un troppo moderno sorriso e lβabito riprenda lβantico colore forse meno ricco ma assai piΓΉ suggestivo.
Il buon Lovato, pittore di Montebello, ricordato ora con una mostra al Palazzo Comunale, a suo tempo ha operato bene, ma ora le tecniche di restauro sono assai piΓΉ sofisticate, piΓΉ diligenti e piΓΉ rispettose verso la fragile scultura lignea. E poi Lovato, come accadeva spesso nei pittori-restauratori, dove mancava il colore aggiungeva qualcosa di suo, e questo oggi sarebbe gravemente censurato.Β Β»
Remo Schiavo
Dal Giornale di Vicenza del 6/5/1985
Il card. Baggio per i cent’anni della festivitΓ della Madonna. Assieme ad una folla che ha invaso tutte le vie del centro ha partecipato alla solenne processione quinquennale – Il discorso durante la cerimonia.
Nel centenario della Istituzione della testa quinquennale della Madonna si Γ¨ svolta Ieri pomeriggio, tra una grandissima folla che straripava per le vie del centro, la tradizionale processione. La ricorrenza, che cade ogni cinque anni, questa volta ha visto anche ospite e celebrante, inviato direttamente dal sommo pontefice, il camerlengo cardinale Sebastiano Baggio. Dopo aver sfilato per le vie del centro tra preghiere e canti con in testa il sindaco Gino Rumor e il sen. Mariano Rumor, il cardinale Baggio ha voluto esprimere il suo pensiero al numerosissimi fedeli intervenuti alla solenne cerimonia.
« Difficile poter dar voce – ha detto il cardinale Baggio – al palpito dei vostri cuori, di voi, rappresentanti di ogni categoria, cosi esultanti. Di Maria poeti e santi hanno esaurito tutto il vocabolario delle lodi. Lo stesso nostro papa, Giovanni Paolo II, ha espresso un concetto nuovo quando al policlinico ancora debole per il vile e feroce attentato, ha deciso di affidarsi a lei, alla Madonna, molto piΓΉ madre che reginaΒ Β».
Alcuni avvenimenti, in Italia e nel mondo, dell’anno 1985 dal calendario di FRATE INDOVINO:
Santa Pasqua: 7 Aprile – Presidente della Repubblica: Alessadro Pertini. Dal 3 luglio Francesco Cossiga – Papa: Karol Wojtyla con il nome di Giovanni Paolo II. 17 Gennaio Crollo del palasport di San Siro a Milano a causa di una forte nevicata. FILM MUOIONO NASCONO PREMI NOBEL SANREMO SPORT |
Umberto Ravagnani
Foto:
1) Il corteo della Solenne il 5 maggio 1985 con la Madonna sul baldacchino dorato (Rielaborazione digitale Umberto Ravagnani).
2) Il prof. Amelio Maggio, il sindaco Piergiorgio Rigon e i rappresentanti del comitato della Solenne accolgono il cardinale di Santa Romana Chiesa Sebastiano Baggio (Archivio fotografico Crosara).
Figura: La copertina del calendario di Frate Indovino del 1985 (APUR – Archivio privato Umberto Ravagnani).
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