[340] BRUNO MUNARETTO – Un uomo consacrato al suo paese
Bruno Munaretto, fu certamente un personaggio ragguardevole del Novecento a Montebello. Figlio di Antonio e di Augusta Maria Mancini, nacque a Montebello, in via Gen. Vaccari, il 17 giugno 1911. La famiglia proveniva da Isola di Malo (Vi), ed era conosciuta come Munaretti βpajaβ.
Primo di 6 fratelli, Bruno, frequentΓ² le cosiddette βScuole Tecnicheβ dove si distinse per capacitΓ e studio. GiΓ a 18 anni incominciΓ² a scrivere il suo libro piΓΉ importante e impegnativo: βMemorie storiche di Montebello Vicentinoβ, illustrate da 15 bellissimi disegni di sua mano; il libro fu pubblicato nel 1932 ed ebbe un grandissimo successo. Ma nel corso della sua vita ne scrisse almeno altri 6 riguardanti la storia della nostra comunitΓ .1
Si meritΓ² la stima e lβaffetto di altri due personaggi montebellani importanti dellβepoca: la medaglia dβoro Giuseppe Vaccari ed il compositore e musicista Arrigo Pedrollo con i quali condivise una profonda amicizia.
Durante la seconda guerra mondiale si distinse allβinterno dellβorganizzazione della resistenza partigiana locale e della Valle del Chiampo. Nel 1945, terminata la guerra, fu il primo Sindaco di Montebello libera dal giogo fascista e nel suo ruolo brillΓ² per moderazione e giustizia per risolvere le difficoltΓ lasciate dal terribile conflitto appena concluso. Fu, inoltre, per molti anni Segretario politico della locale sezione della Democrazia Cristiana.
Continuò, anche quando giunse alla pensione, lo studio della storia di Montebello, così pure di quella antica, dopo i primi ritrovamenti di reperti paleoveneti sul cosiddetto Monte del Lago.
Bruno Munaretto amava molto anche il teatro, tanto che tra i suoi scritti troviamo pure un dramma in 3 Atti composto nel 1937. Fu sottoposto e approvato dal βServizio di Censura Teatraleβ, come di norma in quell’epoca. Il titolo dellβopera Γ¨ βAmba-Aradamβ 2 e narra del periodo in cui il regime fascista era impegnato nella conquista dellβImpero in Africa Orientale e precisamente tra lβottobre 1935 e la prima metΓ del febbraio 1936. Il dramma venne rappresentato a Montebello subito dopo lβapprovazione del Ministero della Propaganda ed ebbe un grandissimo successo.
Purtroppo, a causa di un gravissimo incidente stradale, il 6 luglio 1981 dopo 4 mesi di sofferenze Bruno Munaretto lasciava questo mondo. Era stato investito da una motocicletta mentre attraversava la Strada Statale 11 (oggi Strada Regionale 11), venne trasportato subito in ospedale e sembrò che non fosse in pericolo di vita. Per quattro mesi lottò per la vita ma non riuscì mai più a riprendersi.
Nel suo βluttinoβ leggiamo Β« Uomo mite e buono intensamente amΓ² il suo paese natale, la Chiesa e la sua gente a cui dedicΓ² in silenzio umilmente ogni risorsa del suo nobile animo. Provato e purificato dal dolore Dio lo ha chiamato a sΓ© nella dimora dei giusti. I suoi lo affidano a Dio e al ricordo di quanti lβebbero caro. Β»
La morte lo ha colto mentre stava riordinando i suoi manoscritti per scrivere una nuova e aggiornata storia di Montebello Vicentino che non ha mai visto la luce.
FOTO: Un bel ritratto di Bruno Munaretto (rielaborazione Umberto Ravagnani)
NOTE: 1) altri libri scritti da Bruno Munaretto su Montebello Vicentino, dei quali lβultimo fu pubblicato postumo dallβamico Michele Crispino:
- Memorie storiche di Montebello Vicentino / Bruno Munaretto; illustrate da 15 disegni dellβautore, 1932;
- Montebello francescana: S. Francesco dei Padri Conventuali e S. Pietro dβAlcantara dei Padri Riformati / Bruno Munaretto, 1933;
- Vicenza romana: il Teatro Berga / Bruno Munaretto, 1934;
- La battaglia di Montebello Vicentino, 8 aprile 1848 / Bruno Munaretto; con prefazione di Giuseppe Vaccari, 1936;
- Antonio Zanesco: Rievocazione / Bruno Munaretto, 1936;
- Mario Cenzi: medaglia dβoro / Bruno Munaretto, 1940;
- Lino Zecchetto comandante partigiano: Nel 50Β° Anniversario della Resistenza / Bruno Munaretto, Michele Crispino, 1995;
2) LβAmba Aradam Γ¨ un altopiano montuoso (amba) situato a sud della cittΓ di MacallΓ¨ e a circa 500 km a nord della cittΓ di Addis Abeba in Etiopia, nel sud-est della regione dei TigrΓ¨. Il monte Γ¨ noto per lβomonima battaglia combattuta il 15 febbraio 1936, durante la guerra dβEtiopia, tra il Regio Esercito italiano, guidato da Filiberto di Savoia-Genova, e quello etiope, guidato da ras MulughietΓ . Prima della battaglia lβesercito italiano aveva stretto delle alleanze con alcune tribΓΉ locali che tuttavia, in base alle trattative in corso, cambiarono piΓΉ volte schieramento. Nella lingua italiana questa situazione ha dato vita, tramite una crasi (mescolanza, fusione), alla parola ambaradan, che indica infatti una situazione confusa e caotica o unβimpresa complessa.
Umberto Ravagnani
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