[353] PROFUMO DI ESSENZE DI MONTAGNA
Correva lβanno 1775 ed erano ormai 10 lustri che i conti Valmarana percepivano i proventi del pedaggio gravante sul ponte Asseβ sul GuΓ a Montebello. Dovevano rivalersi del finanziamento fatto alla cittΓ di Vicenza per la costruzione del manufatto, ma lβarbitrario prolungamento della esazione del balzello non aveva fatto altro che scatenare una battaglia legale combattuta nelle aule dei tribunali tra i citati nobili e lβamministrazione cittadina.
Troppo lungo quel lasso di tempo senza intervenire pesantemente soprattutto sulle strutture di legno del ponte ormai gravemente minate dalle muffe e dal marciume. Pertanto, lβ8 febbraio di quellβanno, il Presidente eletto di quel ponte, il conte Francesco Nievo che in quella zona aveva discrete proprietΓ terriere, stilΓ² una nota dei materiali occorrenti per la rifacitura della βcoperta e dei suoi poggiβ (piano stradale e ringhiere β n.d.r.)
Non era casuale la data scelta per quella importante decisione. La primavera non era poi cosΓ¬ lontana e il suo arrivo foriero di piogge (Giove pluvio permettendo) sarebbe stato fondamentale per il trasporto del legname occorrente per i lavori al ponte. I tronchi necessari erano stati commissionati infatti a tale Crestan Sartori del fu Domenico abitante nellβallora comune di Tonezza e Forni (Val dβAstico).
Lβottimo legno di larice βben stagionato e vecchioβ, come raccomandato dal Presidente del ponte, sarebbe stato fluitato dalle acque dellβAstico fino al “murazzo venezianoβ di Montecchio Precalcino, qui recuperato e condotto fino alla vicina localitΓ di Passo di Riva di Dueville.
Una volta caricati su idonei carri trainati da alcune coppie di buoi, i tronchi sarebbero stati consegnati al cantiere di santβEgidio in Montebello entro il mese di maggio, al massimo giugno 1775. Era importante rispettare i tempi di consegna perchΓ© collβavvicinarsi dellβestate il torrente GuΓ solitamente in secca in quella stagione, i lavori sarebbero stati eseguiti piΓΉ facilmente, in particolare gli interventi ai piloni.
Per il pagamento parziale del legname il conte Nievo sborsΓ² 200 Ducati ed il saldo venne versato alla fine della condotta dello stesso.
Complessivamente furono consegnate al cantiere del GuΓ 24 βpianazzeβ (tronchi semilavorati) ciascuna della lunghezza media di circa 30 piedi, ossia 10 metri, e vario altro legname per la coperta stradale e per le ringhiere.
Gli acquisti si protrassero almeno fino al 28 agosto, e complice lβestate povera di piogge, i lavori piΓΉ importanti furono completati, tanto che il 30 ottobre, prima dellβarrivo delle piogge autunnali, il Perito di Montebello Antonio Bonvicini e il conte Francesco Nievo procedettero alla misurazione dei materiali.
Il valore delle pietre fornite da FABIO CIBELE di Montecchio Maggiore, la cui famiglia di tagliapietre operΓ² spesso a Montebello, fu di quasi 1.100 Lire mentre la spesa totale per il ponte ammontΓ² a Lire 7.189.15 ovvero poco meno di 1200 Ducati.
Dal diario dei lavori si apprende che le altre maestranze e fornitori furono:
LORENZO MARCHI fornitore e applicatore delle chiavelle di piombo (giunzioni dei blocchi di pietra);
CARLO FACIN fabbro per le opere (poche) in ferro;
GIUSEPPE MIAZZI chiodarolo;
PIETRO PAGANI muraro.
Dopo lβinaugurazione, chi percorreva il ponte ristrutturato per un poβ di tempo, ebbe a deliziarsi del profumo emanato dal legno di larice, una vera e piacevole ventata di fresco. Una novitΓ lβessenza di larice, poichΓ© da secoli il legno utilizzato per costruire i ponti era stato spesso quello di rovere, piΓΉ facile da procurare sebbene soggetto a limitazioni di legge, ma meno versatile da impiegare (tratto ed elaborato dal saggio βMONTEBELLO OSTAGGIO DEI PONTIβ – 2011 di OTTORINO GIANESATO).
NOTA: β Non si sa esattamente quando sia nato il nome “ponte delle asse” per quello sul GuΓ , ma, considerando che la modalitΓ di costruzione e l’impiego del legno per la coperta di questo ponte era in uso giΓ dalla metΓ del 1600, possiamo tranquillamente supporre che sia nato in quel periodo storico.
DISEGNO: Le varie sezioni della coperta, in legno di larice, del ponte sul GuΓ detto “delle Asse” (disegno di Ottorino Gianesato).
Umberto Ravagnani
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