Categoria: <span>TUTTE LE ATTIVITÀ 2022</span>

Attività 2022

Attività 2022 (scarica il nuovo programma)

N.B.: Sono aperte le iscrizioni all’Associazione AMICI DI MONTEBELLO. È in corso di preparazione il programma delle attività del 2023.

PROPOSTE di uscite o attività per il prossimo futuro:

  1. Fine settimana a Perugia, 2 gg. (Remigio).
  2. Lago d’Orta (Novara) 2 gg. (Maria Grazia).
  3. Reggio Emilia 1 g. (Maria Grazia).
  4. Negrar Villa romana, gita sociale (Maria Grazia).
  5. Labirinto della Masone (FONTANELLATO) (Matelda)
  6. Parco Archeologico di Livelet (TV), REFRONTOLO, gita sociale (Umberto)
  7. Parma e la sua Certosa (Maria Grazia).
  8. Longarone con Erto e Casso per ricordare le vittime del Vajont (Maria Grazia).
  9. Serata dedicata al ricordo di Pierantonio Costa (un uomo Giusto) con la proiezione del film-documentario di Alessandro Rocca “La lista del Console” (Umberto)
  10. 2 giorni: Pennabilli (il paese dove è vissuto e ha lasciato sue opere il poeta e artista Tonino Guerra e dove c’è anche un originale Museo della Matematica) e Sant’Agata Feltria (Rocca e Teatro) (Maria Josè).
  11. 1 giorno a Cibiana di Cadore per la visita dei meravigliosi murales lungo le strade e sulle case e il Museo della Montagna (Messner) sul Monte Rite (Maria Josè).
  12. 1 giorno escursione in motonave (con Geremia) da Marano Lagunare navigando lungo le valli da pesca fino a Grado, con sosta in un “casone” tipico per il pranzo (Maria Josè).
  13. Rimini con visita alla domus del medico (pavimentazione di recente scoperta) e il museo  che espone  ben 150 pezzi di vari strumenti chirurgici ritrovati, compreso un pezzo unico al mondo, usato per estrarre le punte di freccia senza lacerare i tessuti. Potrebbe essere una mèta di due gg se abbinata ad altre mète (Maria Rosa).
  14. I castelli del Ducato di Parma e Piacenza (sulla falsariga dei castelli della Loira), in particolare il Castello di Rivalta  e il castello di Vigoleno borgo (Maria Rosa).
  15. Castel Roncolo (Bolzano) con ricchi affreschi cavallereschi (Maria Rosa).

Amici, potete partecipare alla preparazione del calendario delle attività per il 2022. Inviate pure le vostre proposte alla nostra redazione all’indirizzo email che trovate qui sotto. Verranno scelte le più interessanti e realizzate compatibilmente con la situazione contingente e con le eventuali restrizioni sugli spostamenti tra le regioni.

N.B.: A causa di situazioni impreviste che possono verificarsi nel corso dei prossimi mesi, alcune uscite potrebbero subire delle variazioni. Le date e i programmi definitivi verranno comunicati nel più breve tempo possibile. Il prossimo gennaio saranno aperte le iscrizioni all’Associazione Amici di Montebello per il 2022 (La quota di iscrizione verrà restituita con la gita sociale per la quale il viaggio sarà gratuito).

SALVIAMO IL POZZO DEI CONTI SANGIOVANNI
SALVIAMO VILLA MIARI

Disponibile il libro di Ottorino Gianesato e Umberto Ravagnani: IL TRENO DEI DESIDERI;
Disponibile il libro di Umberto Ravagnani: AUREOS 2001-2020 (tutti gli articoli del nostro Notiziario fino al 2020);
Disponibile il libro di Umberto Ravagnani: CARTOLINE CHE RACCONTANO;
Disponibile il libro di Ottorino Gianesato – Umberto Ravagnani – Maria Elena Dalla Gassa: LA “SCUOLA VECCHIA” ELEMENTARE DI MONTEBELLO VICENTINO;
Disponibile il libro di Ottorino Gianesato: I SOLDATI DI MONTEBELLO CHAMATI ALLE ARMI NELLA GUERRA 1915-18.

ASSOCIAZIONE AMICI di MONTEBELLO

36054 Montebello Vicentino (VI)
TEL. 333-2688220
Email: info@amicidimontebello.it

2022_09_NAPOLI_pdf


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15 dicembre 2022 – NAPOLI E DONTORNI
Un viaggio di Maria Grazia Maggio, Maria Montagna e Natalina Florio

ESCI

 

I LUOGHI VISITATI

3 maggio
Partenza Montebello-Padova-Napoli;
arrivo B &B Le chiavi di casa;
Galleria Umberto I, Piazza del Plebiscito, Chiesa San Francesco di Paola, Palazzo reale, Castel nuovo, stazione metropolitana di Toledo, verso Piazza Dante, Via dei Tribunali, in fila x visitare la Cappella di Sansevero con il Cristo velato, capolavoro di Giuseppe Sanmartino (1753).

4 maggio
Piazza del Gesù nuovo e Chiesa di San Lorenzo maggiore, si scende dal chiostro alla zona archeologica romana;
Pio Monte della misericordia, capolavoro di Caravaggio “Opere di misericordia (1606-1607);
Napoli sotterranea;
Monastero Santa Chiara, chiostro decorato a piastrelle policrome.

5 maggio
Paestum, patrimonio Unesco, una delle migliori testimonianze architettoniche e artistiche della Magna Grecia (7° sec aC);
tempio di Nettuno;
Basilica, il più antico tempio di Paestum(6° aC);
Tempio di Cerere 6° aC;
Museo archeologico nazionale.

6 maggio
Visita al Duomo e Battistero realizzato 4° 5° sec dC;
visita Museo archeologico nazionale MANN;
visita Castel nuovo.

7 maggio
Partenza e visita di Pompei;
al ritorno sosta a Torre Annunziata e visita a Oplontis alla villa di Poppea, seconda moglie dell’Imperatore Nerone, 2° sec aC.

8 maggio
Visita al Museo nazionale di Capodimonte (Palazzo reale costruito da Carlo III di Borbone nel settecento) (flagellazione di Caravaggio);
visita Castel Sant’Elmo;
visita Certosa S. Martino.

9 maggio
Visita Reggia di Caserta.

10 maggio
Visita Area archeologica di Ercolano;
visita Napoli sotterranea sotto la Basilica di Santa Maria Maggiore.

11 maggio
Visita a Procida.

12 maggio
Ritorno a casa.


( L. 58 )

2022_07_CITTADELLA-CASTELFRANCO

CITTADELLA (PD) E CASTELFRANCO V. (TV) – 16 ottobre 2022 (scarica la locandina)

  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD)
  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD)
  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD)
  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD)
  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD) - Il percorso di ronda
  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD)
  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD)
  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD) - Il percorso di ronda
  16 Ottobre 2022 - CITTADELLA (PD) - Il Duomo
  16 Ottobre 2022 - CASTELFRANCO (TV) - Il Teatro Accademico
  16 Ottobre 2022 - CASTELFRANCO (TV) - Il Duomo
  16 Ottobre 2022 - CASTELFRANCO (TV) - Il Duomo - GIORGIONE: Madonna in trono con il Bambino
  16 Ottobre 2022 - CASTELFRANCO (TV) - Interno del Duomo
  16 Ottobre 2022 - CASTELFRANCO (TV) - La casa-museo di Giorgione
  16 Ottobre 2022 - CASTELFRANCO (TV) - La casa-museo di Giorgion, la stanza dei fregi
  16 Ottobre 2022 - CASTELFRANCO (TV) - La torre civica o dell'orologio

CITTADELLA (PD) 16 ottobre 2022

Uno degli esempi meglio conservati di architettura militare medievale

Immaginate un cerchio quasi perfetto, una possente cinta muraria intatta, alta fino a quindici metri e lunga più di un chilometro e mezzo, circondata da un ampio fossato. Tutto intorno, la campagna veneta. Si presenta così la città murata di Cittadella, uno degli esempi meglio conservati di architettura militare medievale in Italia e in Europa. Unica città murata con un Camminamento di Ronda di forma ellittica e completamente percorribile. Un’esperienza unica di “camminare nella storia” grazie a questa emozionante passeggiata panoramica in quota.

Quella di Cittadella fu una nascita programmata. Fu fatta erigere da Padova nel 1220 che voleva difendere la parte più settentrionale del suo territorio confinante col comune di Treviso. Divenne così un centro militare-amministrativo strategico contrapposto alla struttura fortificata di Castelfranco.

Poi la sua storia seguì le vicende belliche che interessarono la regione. Dal 1237 al 1256 venne conquistata da Ezzelino III da Romano che fece erigere la Torre di Malta, ricordata anche da Dante nel IX canto del Paradiso. Poi fu la volta del dominio dei Carraresi, di Cangrande della Scala e dei Visconti. Tornò in mano padovana fino al 1405, quando infine passò a Venezia. Persa la sua funzione militare, Cittadella ha saputo conservare nei secoli l’impianto urbanistico originario e il sistema fortificato.

In Piazza Pierobon, la piazza principale, sorge il Duomo dei Ss. Prosdocimo e Donato, al cui interno sono conservati affreschi di Jacopo Bassano. L’influenza di Venezia si ritrova, invece, nella la loggia del Municipio, decorata dal leone veneziano e dagli stemmi di antichi podestà. Da visitare il Palazzo Pretorio e il Teatro Sociale, quest’ultimo affrescato dal Bagnara, lo stesso autore della Fenice di Venezia (www.veneto.eu).

CASTELFRANCO VENETO (TV)

Castelfranco sorge in una posizione geografica strategica, vicina a quattro capoluoghi di provincia (Vicenza, Padova, Treviso e Venezia) ai quali è ottimamente collegata. Calstelfranco Veneto nasce come città fortificata medioevale, dotata di una castello e di una solida cinta muraria. I trevigiani, che fondarono la fortezza, per invogliare la gente ad abitarla, esentarono gli abitanti da due tasse, di qui castel franco. Il castello era governato da due consoli con mandato semestrale. Nel 1329 Castelfranco passò nelle mani di Cangrande della Scala, signore di Verona, benefattore di Dante Alighieri. Pochi anni dopo la cittadella passò in mano a Venezia che la tenne ininterrottamente fino al 1797, anni in cui Napoleone fece il suo vittorioso ingresso in Treviso. In seguito al Congresso di Vienna Castelfranco andò all’Austria. Solo nel 1866 entrò nel Regno d’Italia.

La città ha dato i natali a Giorgione (pittore, autore de “La Tempesta”, Museo dell’Accademia di Venezia) che ha lasciato in città la pregevole Pala di Castelfranco. Il castello, ancora ben visibile, è il nucleo della cittadina. La costruzione, difesa da alte mura, ha sei torri, ma da un disegno ritrovato nella Biblioteca Civica, un tempo dovevano essere sette. Originario di Castelfranco Veneto anche l’attuale campione del mondo di ciclismo su strada Alessandro Ballan, vincitore di Varese 2008.

( L. 227 )

2022_06_VALCAMONICA

LA VAL CAMONICA (BS) – 10-11 settembre 2022 (scarica la locandina)

PARCO NAZIONALE DELLE INCISIONI RUPESTRI DI NAQUANE

10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Sullo sfondo il monte sacro Concarena
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Verso il parco di incisioni rupestri NAQUANE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il parco di incisioni rupestri NAQUANE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il parco di incisioni rupestri NAQUANE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il parco di incisioni rupestri NAQUANE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il parco di incisioni rupestri NAQUANE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il parco di incisioni rupestri NAQUANE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il parco di incisioni rupestri NAQUANE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Panorama con la Pieve di San Siro
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il museo preistorico MUPRE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il museo preistorico MUPRE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Il museo preistorico MUPRE
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - La Pieve di San Siro
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Interno della Pieve di San Siro
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Interno della Pieve di San Siro
10 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - La Pieve di San Siro
11 Settembre 2022 - CAPO DI PONTE - Dall'hotel "Oasi Verde"
11 Settembre 2022 - Cividate Camuno: il Teatro Romano
11 Settembre 2022 - Cividate Camuno: l'Anfiteatro Romano
11 Settembre 2022 - Cividate Camuno: Museo archeologico della Valle Camonica
11 Settembre 2022 - Cividate Camuno: Museo archeologico della Valle Camonica
11 Settembre 2022 - Esine: Chiesa di Santa Maria Assunta
11 Settembre 2022 - Esine: Chiesa di Santa Maria Assunta
11 Settembre 2022 - Bienno: l'antica fucina
11 Settembre 2022 - Bienno: l'antico mulino
11 Settembre 2022 - Bienno: interno della Chiesa di Santa Maria Annunciata
11 Settembre 2022 - Bienno: centro storico
11 Settembre 2022 - Sulla strada del ritorno: ISEO al tramonto

(Nei dialetti camuni, Al Camònega, poetico Camunia) è una delle valli più estese delle Alpi centrali, nella Lombardia orientale, lunga circa 90 km. Inizia dal Passo del Tonale, a 1883 mt. slm e termina alla Corna Trentapassi presso Pisogne, sul lago d’Iseo.
La Valle Camonica è famosa in tutto il mondo per il suo straordinario complesso di incisioni rupestri. Negli ultimi 30 anni, grazie a numerosi interventi di archeologia preventiva e di ricerca condotti all’interno della Valle, è stato possibile ricostruire gli elementi salienti delle comunità che l’hanno abitata, note dall’Età del Ferro come Camunni.
Il Museo, il Parco di Naquane e il Parco di Cemmo fanno parte del primo sito italiano riconosciuto dall’UNESCO nel 1979 come patrimonio mondiale dell’umanità.
Cominciarono a raccontare sulle rocce quasi 10.000 anni fa. Poi continuarono per secoli, per millenni, dal Neolitico all’occupazione romana dell’arco alpino e alla sua cristianizzazione.
Erano gli incisori che in Val Camonica hanno lasciato traccia della vita e della spiritualità delle loro comunità sugli enormi massi levigati dall’erosione dei ghiacciai nel Parco delle INCISIONI RUPESTRI DI CAPO DI PONTE.
In quel bosco “magico” costellato di enormi massi dove una folla di guerrieri, di animali, di oggetti e di simboli sembra ritornare a vivere, a comunicare da un passato lontanissimo.
I più antichi risalgono al Neolitico, continuando fino all’Età del Bronzo affidati a figure isolate, schematiche, talvolta raggruppate simbolicamente. Dalla successiva Età del Ferro le figure acquistano movimento: i guerrieri sono colti in combattimento e gli animali corrono la loro corsa immobile.
È a questo periodo che gli studiosi attribuiscono le incisioni rupestri del popolo dei Camuni, che diede il nome alla Val Camonica e che un arco di trionfo in Francia ricorda tra gli sconfitti della conquista romana dell’arco alpino, conclusa nel primo secolo prima di Cristo.

CEMMO, frazione di Capo di Ponte, è situato a destra del Fiume Oglio, ai piedi del Monte Concarena. Fu uno dei primi centri abitati della Val Camonica, come dimostrano le numerose incisioni rupestri presenti sul territorio. Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo, inaugurato nell’ottobre del 2005, costituisce l’ampliamento di una piccola Area demaniale, detta “dei Massi di Cemmo”, esistente fin dal 1964.  Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo prende il nome da due grandi massi franati all’inizio dell’Olocene (quasi dodicimila anni fa) decorati con figure antropomorfe, animali, scene di aratura e di trasporto su carro. Attorno a essi, a partire dall’Età del Rame, si sviluppò un santuario megalitico.  Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo sorge nella valle di origine glaciale del Pian delle Greppe.

MUPRE – MUSEO DELLA PREISTORIA

Il Museo Nazionale della Preistoria è ospitato dal 2014 nell’antico edificio di Villa Agostani, nel centro storico di Capo di Ponte, un tempo sede di un seminario vescovile e risalente al XVI secolo. Il percorso museale, articolato in sette sezioni, ci presenta le civiltà insediatesi nella Valle in età preistorica e protostorica.
Suddivisa sui due piani dell’edificio, la collezione raccoglie sia oggetti provenienti da santuari e luoghi di sepoltura, sia manufatti di uso domestico, che reperti legati ad attività di estrazione minerarie o metallurgiche. All’interno del Museo si trovano anche 5 touchscreen che forniscono approfondimenti sull’esposizione e consentono la personalizzazione del percorso museale. È anche disponibile gratuitamente un pieghevole che illustra in italiano e inglese il Museo e i Parchi Nazionali d’arte rupestre gestiti dal MiBACT.

PIEVE DI SAN SIRO

La pieve di San Siro sorge a nella frazione di Cemmo di Capo di Ponte, a 410 m s.l.m. Era uno dei pievanati storici in cui si divideva la Valle Camonica. Il complesso, che sorge su uno sperone sovrastante il fiume Oglio, è raggiungibile tramite una scala costruita negli anni trenta.
Pietra miliare del Romanico Lombardo dell’XI-XII secolo la Pieve di San Siro deve il proprio nome a chi per primo, secondo la tradizione, portò il Cristianesimo in quest’area. Secondo una leggenda medievale la Chiesa sarebbe stata eretta su volere dello stesso Carlo Magno.
La Chiesa è raggiungibile a piedi seguendo due possibili percorsi. Il primo prevede di parcheggiare l’auto o il pullman presso il cimitero della frazione di Cemmo di Capo di Ponte, e di seguire la strada ciottolata che conduce al Parco Archeologico Comunale di Seradina e Bedolina, svoltando a destra prima di raggiungere il Parco stesso. Il secondo tragitto si snoda da Piazza Roma nel centro storico di Capo di Ponte, attraversando il ponte della Relà e proseguendo dritti, mantenendo la destra, fino all’incrocio con una scalinata che conduce allo stesso edificio romanico.

CIVIDATE CAMUNO

Cividate Camuno si trova nella media Valle Camonica, a sud di Breno, dove sulla collina del castello sono stati trovati importanti testimonianze dell’antico popolamento della valle: tracce di frequentazione neolitica, resti di terrazzamenti e capanne dell’età del Rame.
Il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica è un Istituto di proprietà statale destinato alla pubblica fruizione: dal giugno 2021 è in Piazzale Giacomini 2, nel centro storico di Cividate Camuno, di fronte alla Chiesa Parrocchiale. È stato istituito con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare il patrimonio archeologico mobile di età romana proveniente da Cividate Camuno e dall’intero territorio della Valle.

ESINE – CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA

La chiesa di S. Maria Assunta si identifica facilmente nel centro storico di Esine grazie al suo slanciato campanile, con la tipica copertura a cuspide conica. Di origine antica, riconducibile al VI-VII secolo, subisce una completa ricostruzione negli ultimi anni del ‘400. L’edificio si affaccia su un sagrato acciottolato, dove si innalzano alcuni cipressi che coprono, almeno in parte, la percezione del prospetto principale realizzato nel XVIII secolo.
La Chiesa di S. Maria Assunta potrebbe essere la prima cappella edificata, tra il VI e il VII secolo, nel territorio di Esine. Su di essa dovrebbe essere sorta, dopo l’anno Mille, una chiesa di cui rimangono le due colonne che reggono il loggiato e alcuni affreschi frammentari sulla parete destra della terza campata.

Foto: Immagini dall’uscita in Val Camonica il 10-11 settembre 2022 (Umberto Ravagnani)

( L. 351 )

2022_05_MICHELANGELO_VALBONA

MICHELANGELO VALBONA
IL MIO PAESE VISTO CON I MIEI OCCHI (MONTEBELLO – 24-27/6/2022)  (scarica la locandina)

L’ARTISTA Michelangelo Valbona vive a Montebello Vic.no. Diplomato sotto la guida dell’acquerellista Attilio Alessi, ha partecipato a numerose collettive, ottenendo premi e segnalazioni. La sua capacità artistica si esprime al meglio nella tecnica dell’acquerello, anche se la sua versatilità lo porta a cimentarsi con disinvoltura anche con gli olii e gli acrilici. La caratteristica principale delle sue opere è l’aderenza alla realtà anche se trasfigurata dalla sua sensibilità. La sapiente cura nell’uso dei colori provoca effetti di trasparenza e luminosità notevoli e appaganti.

Montebello Vic.no 24/06/2022 L’Associazione “Amici di Montebello” è orgogliosa di proporre al pubblico la mostra di pittura del nostro concittadino Michelangelo Valbona dal titolo “IL MIO PAESE VISTO CON I MIEI OCCHI”. Quante volte abbiamo visto uno scorcio del nostro Paese ma non lo abbiamo osservato, non ne abbiamo visto la bellezza, ascoltato il rumore, annusato l’odore. Ci viene in aiuto l’Artista che ci fa vedere con gli occhi della sua anima ciò che passa sotto i nostri occhi talvolta con indifferenza. Eppure la bellezza del luogo è lì, davanti a noi, magari da decenni e non l’abbiamo assaporata. Il nostro paese è ricco di storia, di scorci meravigliosi. Facciamo tesoro di ciò che l’Artista ci ha svelato con la sua pittura, amiamo ciò che le passate generazioni ci hanno lasciato, prendiamoci cura della bellezza del nostro paesaggio e tramandiamola alla future generazioni. Compito dell’Artista è far vedere, compito del Cittadino conservare. Grazie all’Artista, grazie al Cittadino!

IL PRESIDENTE “Amici di Montebello” Maria Grazia Maggio

 

Lettera aperta ai Soci e amici dell’Associazione “Amici di Montebello”
Caro socio, caro amico simpatizzante,
da pochi giorni è terminata la mostra di pittura dedicata al nostro Paese dal Maestro Michelangelo Valbona dal titolo “Il mio Paese visto con i miei occhi”. Il Pittore ha presentato una serie di circa 40 acquarelli, tutti scorci di Montebello che ci hanno fanno conoscere luoghi a noi più o meno noti. Di sicuro ci hanno fatto apprezzare la bellezza del nostro paese, ci hanno fatto emozionare per ricordi che sono riaffiorati dalla nostra memoria e forse hanno risvegliato in ciascuno di noi la consapevolezza dell’importanza della cura e conservazione del nostro patrimonio paesaggistico. Tocca ora a noi cittadini lavorare quotidianamente e concretamente per mantenere la bellezza del nostro paese con iniziative singole o collettive. L’Associazione “Amici di Montebello” si mette a disposizione per stimolare ciascuno di noi ad imparare a conoscere il proprio paese, amarlo e conservarlo. Abbiamo ottenuto molto dal passato, conserviamo la bellezza del presente e trasmettiamola alle future generazioni.
Tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata l’opera del Maestro Michelangelo Valbona cui va la nostra infinita riconoscenza. Le sue opere non sono solo belle, non sono solo rievocative ma stimolano emozioni forti. Se un acquarello riesce a dare tali gioie ed emozioni significa se siamo di fronte a un grande artista, e il Maestro Michelangelo Valbona lo è. Grazie!!!

IL PRESIDENTE “Amici di Montebello” Maria Grazia Maggio

 

Lettera aperta di ringraziamento all’Artista per il suo contributo alla buona riuscita della mostra

Montebello Vic.no 2/7/2022
Oggetto: ringraziamento
Egr. Maestro Michelangelo Valbona,
l’Associazione “Amici di Montebello” esprime la sua immensa gratitudine per averci aiutato a conoscere, tramite le sue opere, il nostro paese. Il successo di presenze alla mostra, da poco terminata, è la testimonianza più vera dell’attenzione che Lei, con le sue opere, è riuscito a provocare nei cittadini. Le sue opere hanno suscitato non solo ricordi, ma emozioni, gioia, voglia di riprenderci la bellezza del nostro paesaggio. Solo un grande Artista riesce ad aiutarci a diventare cittadini migliori, consapevoli dell’importanza della conservazione del bello del proprio paese. E Lei Maestro lo è. Grazie !!

IL PRESIDENTE “Amici di Montebello” Maria Grazia Maggio

 

N.B.: Michelangelo Valbona è solo un artista che ha donato alla collettività, opere e quadri di vario genere.

 

AI LETTORI:
Quanti volessero collaborare per la redazione del notiziario con articoli o segnalare argomenti di particolare interesse, notizie, curiosità, proverbi locali, foto, cartoline d’epoca, etc., sono invitati a mettersi in contatto con l’Associazione.

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( L. 136 )

2022_04_AQUILEIA

15 maggio 2022: AQUILEIA

15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Papaveri e sullo sfondo la Basilica 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Il Grande Mausoleo 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Camminando verso il Foro romano 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Il Foro romano 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Il porto fluviale 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - La Basilica Patriarcale 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - La Basilica Patriarcale 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Il cimitero degli Eroi 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Il cimitero degli Eroi 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Il cimitero degli Eroi 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Interno della Basilica 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Interno della Basilica 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Interno della Basilica 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Interno della Basilica, stupendi mosaici 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Interno della Basilica 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Interno della Basilica 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Museo Archeologico - Monumento funerario dei Curi (I sec. d.C.) 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Interno del Museo Archeologico Nazionale 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Interno del Museo Archeologico Nazionale 
15 Maggio 2022 - AQUILEIA - Papaveri e sullo sfondo la Basilica 

AQUILEIA è come uno di quei papaveri, che a maggio ci ricorda come la memoria sia importante ma anche gracile e, come quei fiori lungo la strada o nei campi, può dissolversi e svanire in poco tempo. Il nostro impegno è quindi anche quello di tramandare alle nuove generazioni la storia e i valori del territorio per un futuro migliore (Amici di Montebello).

Storia e Arte – Aquileia fu dal 181 a.C. colonia romana e sede di un importante presidio militare, poi sotto Augusto capoluogo della X regione « Venetia et Histria ». Gli impianti portuali, il foro, il sepolcreto, i resti paleocristiani attestano della sua floridezza fino al v secolo. Nel Medioevo fu sede di un patriarcato, che ebbe potere civile su larga zona e raggiunse la massima potenza sotto il patriarca Poppone (o Popone, 1019-1042), a cui si deve la ricostruzione della basilica.
Basilica – Grandioso edificio romanico, eretto sotto il patriarca Poppone (1021-31) ampliando una preesistente chiesa del IX sec. (sorta a sua volta sopra una basilica del v sec. e un’aula paleocristiana del IV sec.), poi rimaneggiato in forme gotiche nel 1365-81. La facciata è unita da un portico alla chiesa dei Pagani (IX sec.) e ai ruderi del Battistero (sec.v). L’isolato possente campanile a cuspide, prototipo di quelli friulani e istriani, è del sec. XI. Solenne a tre navate su colonne, con transetto e alto presbiterio; le arcate gotiche appartengono al ‘300, il soffitto a carena della nave centrale è forse del ‘400 0 del ‘500. Il mirabile pavimento a mosaico con varie figurazioni, il più vasto e bel mosaico paleocristiano dell’Occidente, è quello della basilica del sec. IV. All’estremità della navata d., la gotica cappella di S. Ambrogio racchiude quattro grandi sarcofagi di patriarchi e all’altare un polittico di Pellegrino di S. Daniele (1503); nel vano a d. della cappella, pietà, di scuola tedesca della fine del ‘400. Nell’abside d., la cappella di S. Pietro è recinta da plutei del sec. IX; vi sono provvisoriamente collocati affreschi staccati dall’aula eretta dal vescovo Teodoro alla fine del IV secolo. Nel presbiterio: al centro della gradinata d’accesso, un’elegante tribuna rinascimentale, di Bernardino da Bissone; a sin. è l’altare del Sacramento col ciborio (primi del ‘500); l’altare maggiore è del 1495; l’abside è ornata di affreschi romanici (sec. XI). A d. dell’altare centrale è visibile parte di un mosaico della seconda metà del v sec., scoperto nel 1970 e che si estende fino alle colonne. Sotto il presbiterio si estende la CRIPTA, le cui pareti sono rivestite di affreschi della fine del sec. XII. Nell’angolo del transetto di sin., su un frammento di colonna, Madonna col Bambino, statua policroma del sec. XIII. Al principio della navata sin., il Santo Sepolcro, tempietto romanico (XI sec.). Accanto al tempietto è l’ingresso alla cripta degli Scavi, ove sono visibili resti delle due basiliche paleocristiane del sec. IV e di una casa romana del 1 sec. a.C. (stupendi mosaici pavimentali della fine del 111 e degli inizi del IV sec.).
Cimitero dei Caduti – Dietro la basilica è il suggestivo cimitero, che custodisce, tra l’altro, la tomba dei 10 militi ignoti raccolti dai vari campi di battaglia della guerra 1915-18 e dai quali fu trascelto quello deposto sull’Altare della Patria a Roma (iscrizioni di D’Annunzio).
Via Sacra – Bellissimo viale a cipressi fiancheggiato da capitelli e avanzi architettonici, che corre lungo gli scavi del romano porto fluviale sul F. Natissa.
Museo Archeologico – E sistemato in un edificio e in ampie gallerie, con ingresso da via Roma, e comprende buona parte del ricco materiale scavato ad Aquileia. Fra i pezzi più notevoli: iscrizione col nome dei triumviri fondatori; rilievo col rito della fondazione; serie di teste-ritratto tra cui ritratto di vecchio, del 1 sec. a.C.; statue e ritratti di principi giulio-claudi; Venere del tipo Medici; notevolissima raccolta di vetri, ambre e pietre incise; nelle gallerie, mosaico con Nereide su toro marino; ritratti di atleti (dalla Guida del TCI).

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PROGETTO CONOSCERE IL NOSTRO PAESE 2022 II

3 maggio 2022: PROGETTO “CONOSCERE IL NOSTRO PAESE” 2022 II

 
 
 
 
 

Oggi abbiamo accompagnato i ragazzi della prima media della scuola secondaria di Montebello alla visita del nostro castello dei Maltraverso. È stata sicuramente una nuova ed entusiasmante esperienza per gran parte di loro. In un articolo del maggio 2019 abbiamo riportato una breve storia del nostro castello dei Conti Maltraverso.

( L. 196 )

PROGETTO CONOSCERE IL NOSTRO PAESE 2022 I

25 marzo 2022: PROGETTO “CONOSCERE IL NOSTRO PAESE” 2022 I 

 
 
 
 
 

Oggi abbiamo accompagnato i bambini della scuola primaria di Montebello alla visita del nostro paese mostrando loro i più importanti monumenti storici. Abbiamo completato la mattinata con una bellissima escursione al castello dei Conti Maltraverso. È stata sicuramente una nuova ed entusiasmante esperienza per gran parte di loro.

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2022_01_Montebello

SICILIA – Una terra ricca di storia

4-15 ottobre 2021 : SICILIA: UN VIAGGIO DI M. GRAZIA MAGGIO, PAOLO TRENTIN, FABIOLA MAGGIO, MARIA MONTAGNA E NATALINA FLORIO

4 Ottobre 2021 - L'ITINERARIO DEL VIAGGIO IN SICILIA 
4-15 Ottobre 2021 - TAORMINA: Il teatro greco 
4-15 Ottobre 2021 - ETNA 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
15 Ottobre 2021 - Ritorno a VENEZIA 

STORIA

8°-5° sec AC colonizzazione greca da parte dei DORI (Siracusa Selinunte) e degli IONI (Naxos, Catania). Periodo dei Tiranni, guerre continue tra siculi e colonie greche. Avanzano i Cartaginesi e nel 406 AC conquistano l’intera isola tranne Siracusa governata dal tiranno Dionisio I (406-367) che fortifica la città.
264-241 prima guerra punica, romani contro cartaginesi per la conquista della Sicilia.
212 seconda guerra punica.
29 AC sotto il governo di Augusto la Sicilia diventa provincia senatoriale.
212 DC Caracalla concede ai siciliani il diritto di cittadinanza.
468- 827DC invasioni barbariche dei Vandali e dei Goti.
827 DC gli Arabi iniziano la conquista della Sicilia partendo da Marsala.
1061-1091 i Normanni guidati da Ruggero d’Altavilla sottraggono l’isola alla dominazione araba.
1210 Federico II assume il potere nel regno di Sicilia. Muore nel 1250 è sepolto nella Cattedrale di Palermo.
1266 il guelfo francese Carlo d’Angiò sconfigge i normanni e diventa Re di Sicilia, trasferisce la corte da Palermo a Napoli.
1302 il regno passa a re Federico II d’Aragona, la Sicilia diventa dipendenza della Spagna.
1713 dopo la guerra di successione spagnola il Regno di Sicilia passa ai Savoia.
1720 i Savoia cedono la Sicilia agli austriaci in cambio della Sardegna.
1815 il Congresso di Vienna nomina Ferdinando I di Borbone re delle Due Sicilie.
1860 sbarco dei Mille a Marsala. I siciliani con un plebiscito scelgono l’annessione della Sicilia al regno dei Savoia.
1946 un decreto governativo sancisce lo statuto di autonomia regionale e l’istituzione di un Parlamento.

IMMAGINI: Alcune delle foto scattate da M.G.Maggio e Paolino Trentin durante il viaggio in SICILIA nel 2021.
(scarica la locandina)

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( L. 84 )

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