[216] GIUSEPPE CEDERLE e l’intitolazione della scuola elementare di Montebello
Sui documenti ufficiali la Scuola Elementare di Montebello Capoluogo non risulta mai intitolata a qualche personaggio importante, nΓ© tantomeno, come solitamente si usava, ad un membro della Casa Regnante dei Savoia. Questo fin dalla lontana loro erezione avvenuta nel 1868/69. Bisogna arrivare alla fine della Seconda Guerra Mondiale per trovare un timido accenno di titolazione. Infatti, alla conclusione dellβanno scolastico 1944-45, la maestra Maria De Filippi ved. Crosara, nel redigere la relazione annuale della sua classe Va femminile su carta intestata del Provveditorato degli Studi, alla domanda βDenominazione della Scuolaβ rispose scrivendo G. Vaccari. Lβeroe della Prima Guerra Mondiale era morto pochi anni prima, nel 1937, dopo aver ricoperto la carica di senatore del Regno dβItalia. Forse questa dedica era figlia della medesima imposizione voluta dal Commissario Prefettizio durante il periodo bellico (Repubblica di SalΓ²) anche per il vicino paese di Montecchio Maggiore dove aveva fatto mutare la denominazione della Scuola Elementare da Vittorio Emanuele IIIΒ° in Ettore Muti, un eroe fascista. Quindi la Scuola Elementare di Montebello, pur non vantando alcuna intitolazione, fu obbligata a chiamarsi col nome del Generale Giuseppe Vaccari. Ma questa nuova situazione dovette durare ben poco, forse solo per alcuni mesi dopo la fine della guerra. GiΓ nel 1947 la Circolare nΒ° 4452 fissΓ² norme e regole per lβintitolazione degli edifici scolastici. La denominazione avveniva previe proposte e pareri di una pletora di funzionari composta da Direttori Scolastici, Prefettura, Sindaci. Il tutto condito con ulteriori pareri del Consiglio Scolastico Provinciale, nulla-osta del Ministero della Pubblica Istruzione e non senza il Decreto finale del Provveditore. Un vero campionario della burocrazia! Lβedificio scolastico di Piazzale Mario Cenzi ebbe la sua nuova intitolazione verso la fine del 1953, come ci racconta nel suo βGiornale di Classeβ il maestro Giovanni Timillero, che in quello stesso mese di dicembre compiva 23 anni.
Dalla βCronaca della vita della scuolaβ
Β« 2 dicembre (1953) – Abbiamo cominciato a preparare la festa dellβintitolazione della nostra scuola alla Medaglia dβOro Giuseppe Cederle, eroe di Montelungo presso Cassino morto [8 dicembre 1943 β n.d.r.] combattendo contro il nemico. Era un giovane di Azione Cattolica, maestro e studente di lettere a Milano: il suo ideale era lβeducazione della gioventΓΉ, e giΓ nellβapostolato cattolico dava con entusiasmo la sua vita a tale scopo. Io sebbene piΓΉ giovane di parecchi anni di lui [sono nato nel 1930 β n.d.r.], lo ricordo bene: sempre allegro, generoso, sorridente, veramente educatore. Il nostro paese, la nostra scuola e noi insegnanti possiamo andare fieri di lui. La cerimonia sarΓ svolta il giorno 8 c.m. decimo anniversario della sua caduta gloriosa.
La scuola vi parteciperΓ in massa. Saranno cantati lβInno di Mameli, il Carso, e un canto per lβoccasione, adattando lβaria di un bel canto friulano alle parole scritte dalla signorina Ida Gobbo: li curiamo e prepariamo con fatica, speriamo che riescano bene.
8 dicembre (1953) β Cerimonia dellβintitolazione
Vi hanno partecipato autoritΓ civili, militari, rappresentanze combattentistiche e dei reduci. Era presente anche il nostro Direttore Didattico. Dopo la Santa Messa, tutti ci siamo recati allβedificio scolastico parato a festa. Erano belli i nostri scolari con la coccarda tricolore allβocchiello. Dopo il Sindaco, il collega Maggio ha ricordato la figura dellβeroe e lo ha fatto molto bene.Β»
Chi era Giuseppe Cederle?
Giuseppe Cederle nacque a Montebello Vicentino, il 16 agosto 1918, da Antonio e Teresa Muraro. Era una famiglia povera la sua, ma molto religiosa. Dei sette figli di Antonio Cederle, Giuseppe era il prediletto e in lui i genitori avevano riposto tutte le loro speranze. Fin da piccolo Giuseppe fu guidato, in particolare dal prevosto don Antonio Zanellato e dai suoi collaboratori, a una vita profondamente cristiana. CosΓ¬ scrisse di lui lo storico montebellano Bruno Munaretto, in un inserto del libro di Padre Fedele Pomes, βGiuseppe Cederle, Storia di un Santo e di un Eroeβ: Β«Giuseppe CΓ¨derle Medaglia dβOro. Prima Medaglia dβOro al valor militare concessa in Italia dopo 1β8 settembre 1943. Terza Medaglia dβOro, in ordine di tempo, venuta a insignire col suo aureo fulgore – dopo quelle di Vaccari e di Cenzi – il civico serto di Montebello eroica. Giuseppe CΓ¨derle: anima grande temprata dalle dure e crude prove della vita; cuor generoso infiammato dalla trina caritΓ di Dio, della Patria, della Famiglia; soldato eroico e pugnace, che affronta e supera gli ostacoli e sfida la morte; simbolo del dovere compiuto fino alla vetta del supremo purpureo sacrificio; fiaccola di libertΓ illuminante il cammino di questa dolente e risorgente Italia; apostolo di Cristo, di fede salda, di virtΓΉ molteplici, suscitatore fecondo di bontΓ , dΓ¬ pace e di amore. Tutto questo Giuseppe CΓ¨derle fu e tale fu perchΓ© volle. PerciΓ² Egli Γ¨ stato il miglior artefice di se stesso. Disse una volta: tornerΓ² Eroe o non mi vedrete piΓΉ. Non Γ¨ piΓΉ tornato, ma la gloria ha cinto di lauro la sua fronte pensosa e lβItalia ha inciso il suo bel nome di Eroe nel bronzeo libro della Storia.1
(Dal libro di Ottorino Gianesato – Umberto Ravagnani – Maria Elena Dalla Gassa « LA “SCUOLA VECCHIA” ELEMENTARE DI MONTEBELLO VICENTINO Β»)
Note:
1) Vedi anche il racconto “L’Eroe di Montelungo” della scomparsa Silvana Marchetto Fattori nel NΒ° 3 di AUREOS (Dicembre 2002).
Foto:
1) Rara cartolina postale con una breve nota sul sacrificio di Giuseppe Cederle (archivio privato Umberto Ravagnani).
2) Un ritratto di Giuseppe Cederle (1918-1943), ripreso dalla copertina del libro di Padre Fedele Pomes βGiuseppe Cederle, Storia di un Santo e di un Eroeβ, Edizioni Il Crocefisso, Roma, 1953 (rielaborazione digitale – APUR Umberto Ravagnani).
Umberto Ravagnani
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