[102] LA FAMIGLIA NARDO O NARDI
Il cognome Nardi prende origine da Nardo, ipocoristico aferetico (1) di Bernardo o Leonardo. Nel caso dei Nardi di Montebello deriva da Leonardo, capostipite segnalato in un atto notarile del 1419: i fratelli Guglielmo e Jacobo del fu Nardo di Montebello ed in altri documenti coevi come figli di Leonardo. La derivazione da Leonardo piuttosto che da Bernardo Γ¨ confermata, nello stesso periodo, nellβalta valle dellβAgno dove nasce il cognome Nardon da tale Leonardo proveniente dalla Germania con altri compagni per intraprendere i mestieri di pastore, di minatore e di boscaiolo. Ed Γ¨ proprio per garantire lβassistenza spirituale a questi lavoratori che in quellβepoca numerosi religiosi di origine tedesca si insediano nelle chiese dellβalta collina vicentina e veronese. A Montebello le famiglie Nardo o Nardi nel Quattrocento sono insediate tutte nella contrΓ della Chiesa Parrocchiale e sono ben otto quelle censite nel βBalanzonβ (2) del 1544-45. Due di queste, ossia quella di Gabriel Nardo e quella di Jacobo del fu Silvestro Nardo, vantano in quel momento una discreta disponibilitΓ economica, di gran lunga superiore alle altre famiglie che portano lo stesso cognome. Soprattutto il Notaio Gabriele che possiede una numerosa clientela anche nei paesi limitrofi di Sorio e Gambellara, e si distingue per la sua bellissima calligrafia e per la perfetta padronanza del latino. I Nardi di Montebello documentati nel β500, come scritto in apertura, risultano essere i discendenti di due rami distinti cioΓ¨ di Guglielmo e di Jacobo, facenti capo a Nardo, il cui legame, dopo sei generazioni, Γ¨ ormai chiaramente debole e lontano. Nel 1507 NicolΓ² del fu Giovanni Nardi e Sebastiano figlio di Jacobo Nardi sono protagonisti di una furibonda rissa con la parte avversa costituita da alcuni membri delle famiglie Dal Pissolo e Scolaro coalizzate. Dal testamento del 1519 di Pasqua Nardi si viene a conoscere che la stessa Γ¨ moglie di Nicola Fasolato e, sempre in quellβanno, la rissa menzionata sembra essere acqua passata poichΓ© Ursula Nardi figlia di Silvestro sposa Giovanni Dal Pissolo. Unβaltra sorella di Ursula, Francesca, sposa nel 1526 Bartolomeo Pietro-Marendoli, appartenente lui pure ad una famiglia di notai. Tre anni dopo il padre delle due donne fa testamento nominando suoi eredi i figli Jacobo e Melchiore, (questβultimo padre del futuro notaio Spinardo Nardi), nonchΓ© Pellegrino suo nipote, figlio del suo defunto figlio Giovanni. In un rogito della metΓ del β500 si legge poi che, nel secondo decennio di quel secolo, Jacobo Nardi aveva sposato Lucia, figlia del nobile Marco Gualdo (in seconde nozze). Nel 1530, Caterina figlia di Jacobo Nardi sposa Bernardino Nichele, e nel 1537 Bernardina figlia di Silvestro Nardi diventa moglie di Battista Cazolo (Cazzolato). Sempre nel 1537 Francesco Nardi ricopre la carica di consigliere del Comune di Montebello e lo stesso, nel 1541, detta le sue ultime volontΓ al notaio Gabriele Nardi. Lβanno successivo fanno pure testamento Aldrigeto del fu Jacobo Nardi e Gian Antonio del fu Guglielmo. Spinardo Nardo, il notaio summenzionato, roga tra il 1571 ed il 1631, dapprima a Montebello ove ricopre anche importanti cariche comunali, e poi a Vicenza, cittΓ , nella quale si stabilisce a seguito di una controversia con i suoi compaesani e dove muore, forse di peste. Nel 1647 Giulio Nardi detto βBelochinβ viene bandito da Montebello, non si sa per quale reato, e va ad abitare con la famiglia a Isola della Scala, territorio di Verona. Nel corso del β600 sono diversi i Nardi a ricoprire la carica di consigliere comunale di Montebello: nel 1602 Spinardo, nel 1617 Tomio, nel 1639 Giacomo, nel 1663 Francesco, nel 1664 Gio Maria. Sono solo tre le famiglie Nardi presenti nellβEstimo del 1665- 1669: Pietro proprietario di 8 campi che nel frattempo ha spostato la sua residenza nella contrΓ della Maistrella verso la Selva di Montebello, Anna vedova di Gio Maria Nardo che Γ¨ rimasta fedele alla contrΓ della Chiesa proprietaria di circa 3 campi e mezzo e Francesco, suo vicino di casa, che di terra ne ha appena un campo. Dal 1686 al 1692 Antonio Nardi Γ¨ notaio in Montebello, dal 1719 al 1748 Gio. Maria Nardi, e tra il 1793 ed il 1796 Giuseppe. Verso la fine del β700, negli elenchi del Dazio macina del 1789 e 1798 tra i βmediocriβ vi Γ¨ Michiel Nardi, affittuario, ed alla stessa classe sociale appartiene Giacomo Nardi che di mestiere fa il carrettiere e Giobatta Nardi, fabbricante di pentole e paioli di rame. Il cognome Nardi Γ¨ tuttβoggi presente in Montebello, resta perΓ² da verificare se coloro che portano questo appellativo siano realmente i discendenti dellβantico nucleo montebellano o se invece siano qui emigrati. Nardi figura tra i primi 200 cognomi dβItalia con ben 6281 nuclei (fonte pagine bianche SEAT della fine del 2004). Eβ evidente quindi che lβalto numero di coloro che si individuano con questo cognome Γ¨ dovuto al fatto che allβepoca della cognomizzazione, avvenuta tra la metΓ del β400 e la meta del β500, in piΓΉ parti dβItalia ed in momenti diversi, numerose persone hanno dato vita al medesimo appellativo.
Ottorino Gianesato (Nome … e Cognome (2007))
Nota:
(1) abbreviazione di un nome con la soppressione diella sillaba iniziale (N.d.R.).
(2) Il Balanzon o Estimo nasce con lo scopo di descrivere e stimare il valore dei beni dei cittadini ai fini fiscali (N.d.R.).
Figura: I due sigilli tabellionati usati dal notaio Gabriel Nardo nel Cinquecento.Β Il sigillo tabellionato o signum tabellionis indica il segno che i notai apponevano prima della loro sottoscrizione, a garanzia di autenticitΓ (a cura del redattore).
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