[170] IL MAESTRO AMELIO MAGGIO
Amelio Maggio Γ¨ nato a Montebello lβ8-3-1921 da una famiglia tra le piΓΉ vecchie del paese e ivi risiede. Ha insegnato nella Scuola Elementare di Montebello dal 1945 al 1966. In seguito a concorso, Γ¨ stato inviato dal Ministero Affari Esteri ad insegnare nelle scuole Italiane del Cairo β Egitto. Si Γ¨ laureato in materie letterarie allβUniversitΓ di Padova con la tesi in francese su uno scrittore contemporaneo egiziano. Al suo rientro in Italia ha continuato lβinsegnamento nella Scuola Media di Montebello fino al quarantesimo anno di servizio. (1)
Ecco un ricordo di Amelio Maggio da uno dei fondatori della nostra Associazione:
Β«… Dopo breve malattia, Γ¨ scomparso Amelio Maggio, il Presidente degli βAmici di Montebelloβ. Il professor Maggio o βmaestroβ, come veniva ancora affettuosamente chiamato da quanti erano stati suoi scolari, ha coltivato lo studio della storia locale come memoria collettiva, insegnando l’amore per il paese natale e l’attenzione ai βsegniβ che sono rimasti a testimoniare il rapporto tra la comunitΓ di Montebello e il suo territorio. I titoli delle sue pubblicazioni e collaborazioni testimoniano questi intenti fin dal primo lavoro, βIl mio paese. Esplorazioni e ricerche per lo studio dell’ambienteβ (1968) che, in chiave didattica, proponeva aspetti fisici, idrografici e storici del territorio comunale, cosΓ¬ come erano stati βscopertiβ dai suoi alunni attraverso lezioni, testimonianze ed βuscite sul campoβ. Il suo contributo βCronache e ricordiβ al volume di G. Pieropan βIl Generale Giuseppe Vaccari (1866-1937)β, pubblicato nel 1989, e βMontebello Novecentoβ, scritto a quattro mani con L. Mistrorigo, sono la dimostrazione di come egli fosse diventato un riferimento indispensabile, in quanto testimone diretto e conoscitore delle fonti storiche locali. L’attenzione alle tradizioni locali lo portava a ricostruire, attraverso i documenti dell’archivio parrocchiale, la storia della celebrazione quinquennale della Solenne βLa Madonna di Montebello nel centenario dell’istituzione della Festa Quinquennaleβ (1985) e la costante preoccupazione per la salvaguardia e la valorizzazione dei monumenti storici ed artistici di Montebello lo induceva ad accompagnare o a sollecitare iniziative di restauro con pubblicazioni come quelle su βL’ospizio e l’oratorio di S. Giovanni Battista di Montebello Vicentinoβ (1988) o su βIl castello di Montebello e la famiglia dei conti Maltraversoβ (2000). Un suo sogno era che a Montebello potesse esserci un museo a testimonianza delle antiche origini del nostro paese. Nell’ambito della nostra associazione di cui era stato socio fondatore, ha promosso iniziative volte ad approfondire e a divulgare l’impegno preso fin dagli anni dell’insegnamento. L’attivitΓ dell’associazione Γ¨ stata fortemente legata a queste due figure (2) che non ci sono piΓΉ, e gli βAmici di Montebelloβ condividendo le finalitΓ e prendendo il loro esempio intendono portare avanti il loro impegno.Β» (3)
Note:
(1) A. MAGGIO – Il mio paese, Gambellara, 1968
(2) Nel luglio 2001 era deceduto anche Bruno Cisco, socio degli Amici di Montebello e appassionato di storia del paese, ricordato nello stesso articolo di Sandra Vantini nel NΒ° 2 di AUREOS.
(3) SANDRA VANTINI, AUREOS NΒ° 2 – Giugno 2002.
Foto: Anno scolastico 1962-63, classe IIIa maschile (in quell’anno scolastico era formata da 27 alunni), con il maestro Amelio Maggio (rielaborazione digitale – APUR Umberto Ravagnani).
(Dal libro di Ottorino Gianesato – Umberto Ravagnani – Maria Elena Dalla Gassa « LA “SCUOLA VECCHIA” ELEMENTARE DI MONTEBELLO VICENTINO Β»)
Umberto Ravagnani
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