[209] DERAGLIAMENTO SOSPETTO
Nella brulla campagna estiva, appena fuori dal centro di Montebello Vicentino, la notte tra sabato 4 e domenica 5 giugno 1921 passava tranquilla come tante altre. Il periodo storico era piuttosto travagliato a causa del fatto che la prima guerra mondiale, da poco tempo terminata, aveva creato molte difficoltΓ economiche e generato un profondo malessere sociale. Una pesante inflazione e una produzione agricola ridotta al minimo peggioravano ancora di piΓΉ la giΓ grave situazione.
Poco dopo lβuna e mezza, mentre il treno diretto 184 proveniente da Vicenza, oltrepassata la stazione di Montebello si dirigeva verso quella di Lonigo, il suo caratteristico ritmico rumore cambiΓ² improvvisamente e si tramutΓ² in uno sferragliare anomalo, assordante, che non prometteva nulla di buono. Qualcosa o qualcuno aveva provocato un disastro: il treno, uscito dai binari, era deragliato finendo in parte sulla scarpata, alta in quel punto una decina di metri rispetto alla campagna circostante.
Su alcuni giornali di quel periodo viene riportata la notizia dell’accaduto con interpretazioni diverse. Amelio Maggio nel suo libro Montebello Novecento riporta che un quotidiano vicentino (non indica quale) cosΓ¬ dava la notizia:
βIl treno ebbe un arresto fulmineo. La macchina fu travolta sul fianco sinistro lungo la scarpata sottostante. Fortunatamente, la vettura letto di testa piΓΉ pesante si era affondata fino a metΓ delle ruote nella ghiaia, servendo da poderoso cuscinetto alle vetture che venivano dopo. Senza questo provvidenziale ostacolo, il disastro avrebbe assunto, certamente, proporzioni piΓΉ grandiose. Le rotaie per molti metri erano state strappate e lanciate lontano. Il fuochista, essendo precipitato con la macchina, vi rimase letteralmente schiacciato; altri cinque passeggeri rimasero gravemente feriti. Fu posta una taglia di ventimila lire sugli attori del delittoβ.
Quindi, secondo quel quotidiano, si pensΓ² subito ad un atto di sabotaggio e considerando il periodo che vedeva contrapposte forze politiche che spesso si confrontavano duramente non cβΓ¨ da meravigliarsi.
Ecco come il quotidiano cattolico Il Corriere Veneto raccontava i fatti:
βLa notte tra il sabato e la domenica, verso le ore una e mezza di notte il treno diretto 184 che parte da Vicenza alle 0.37, giunto nel tratto di linea Montebello-Lonigo e precisamente tra le fattorie Benetti e Farina, sbalzava improvvisamente fuori dalle rotaie tra il panico dei viaggiatori. La macchina, il tender1, il carro bagagli e la vettura postale precipitarono da una scarpata nella discesa del GuΓ , rovesciandosi. Il macchinista, con un balzo, si portΓ² fuori dalla macchina rimanendo miracolosamente incolume. Il fuochista, invece, Ferrara Guido di Milano, che trovavasi alla sinistra della macchina, si ebbe il corpo tagliato in due. Le altre vetture del treno sbalzarono dalle rotaie sprofondando nella ghiaia. [β¦] I viaggiatori scesi dalle vetture, al lume di qualche lanterna, avevano giΓ cominciato a prestare i primi soccorsi ai feritiβ. Non veniva fatto alcun cenno sulle possibili cause del deragliamento.
La Provincia di Vicenza riportava altri particolari dellβaccaduto senza attribuire ad alcuno specifiche responsabilitΓ sullβincidente. Secondo il quotidiano Β« lime, mazze, dadi, bulloni, chiavi inglesiΒ Β» rinvenuti in prossimitΓ delle rotaie, probabilmente, erano stati lasciati, al termine della giornata, da una squadra di lavoranti che avevano lβincarico di riparare un tratto di binario. Conclude affermando che βΓ inammissibile che i lavori siano stati troncati con la rotaia in istato di inefficienza. Probabilmente, se il treno fosse passato in quel punto a piΓΉ lenta velocitΓ , nulla sarebbe accadutoβ. Questa affermazione Γ¨ un po’ ambigua e non chiarisce il pensiero del giornalista.
Infine il Prevosto Mons. Antonio Zanellato, a Montebello dal 1919 al 1952, nel suo diario dove registrava i fatti piΓΉ salienti che accadevano in paese, cosΓ¬ raccontava lβepisodio:
βAlle ore 2 del mattino alquanto oltre il sottopassaggio della Fracanzana verso Verona, un treno diretto deragliava sulla sua sinistra precipitando la macchina sulla sua sinistra ai piedi della scarpata. Si ruppero le catene. Il vagone della posta rimase inclinato sulla sommitΓ della scarpata, gli altri rimasero sul binario. Rimase morto il fuochista Ferrara, che dopo dalla cella mortuaria del cimitero fu solennemente portato alla stazione per essere trasferito al suo paese. Alla stazione si tennero parecchi discorsi con carenza di cenno cristiano. AccompagnΓ² il funebre corteo il Prevosto.
L’incidente fu assodato [essere] doloso e fu posta la taglia di L. 20.000 sugli autori del delitto, che tuttavia rimasero sconosciuti.2 La fotografia seguente fu presa la mattina seguente nel luogo del disastroβ.
Nella stessa pagina con la cronaca dell’incidente, il Prevosto Zanellato annotava il risultato delle elezioni politiche di tre settimane prima a Montebello Vicentino:
15 maggio 1921 – Dati statistici: Popolazione 4472 – Assenti 213 – All’estero 319 – Totale 5004
Iscritti:Β I Sez. 729 – II Sez. 715 – III Sez. (Selva) 304 – Totale: 1748
Votanti:Β I Sez. 422 – II Sez. 583 – III Sez. (Selva) 199 – Totale: 1104
Elezioni politiche che danno per Montebello il seguente risultato:
15-5-1921 | Popolari | Comunisti | Fascisti | Blocco3 | Socialisti Indip. |
I Sezione4 | 92 | 160 | 55 | 104 | 10 |
II Sezione4 | 254 | 141 | 45 | 134 | 8 |
III Sezione | 105 | 26 | 56 | 11 | 1 |
Totale | 451 | 327 | 156 | 149 | 19 |
In conclusione, considerando il periodo piuttosto confuso a causa del malessere sociale e delle recenti elezioni politiche, il cui esito non prometteva nulla di buono, non Γ¨ da escludere che nel caso del disastro ferroviario si sia trattato di un atto criminoso. I risultati delle votazioni a livello nazionale consacrarono lβascesa del fascismo. Vennero eletti tre deputati fascisti Farinacci, Grandi e Bottai. A Roma venne fondato il Partito nazionale fascista. Mussolini, in quell’occasione, dichiarΓ² di voler arrivare al governo con la forza. Erano certo momenti difficili e alcune organizzazioni clandestine, che la pensavano diversamente, erano disposte a tutto pur di riportare la situazione secondo il loro punto di vista. A sostegno dellβipotesi attentato, oltre alla situazione politica e alla taglia di 20.000 Lire emessa dalle autoritΓ , vi Γ¨ anche il fatto che negli elenchi ufficiali degli incidenti ferroviari non Γ¨ riportato lβepisodio. Come regola interna non vengono considerati gli atti intenzionali, quali attentati o suicidi, in quanto tali eventi sono espressamente esclusi dalla definizione di incidente ferroviario (che viene precisato come evento improvviso indesiderato e non intenzionale). Purtroppo la reale causa del disastro non Γ¨ mai stata accertata.
Umberto Ravagnani
Foto:
Una rara cartolina postale, emessa a ricordo del disastro ferroviario di Montebello (Foto Leone Verlato – 1921. Rielaborazione digitale Umberto Ravagnani).
Note:
1) Γ definito tender il veicolo destinato a trasportare il combustibile e lβacqua necessari per il funzionamento di una locomotiva a vapore.
2) La cronaca Γ¨ stata scritta qualche giorno dopo l’accaduto e le indagini sulle responsabilitΓ erano appena iniziate.
3) I Blocchi Nazionali furono un’aggregazione politica italiana di destra realizzata su proposta di Giovanni Giolitti in occasione delle elezioni politiche italiane del 1921.
4) Γ riportato un piccolo errore dei conteggi in questa sezione ma questo non cambia il risultato.
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