[206] IL BACINO DI MONTEBELLO
Allβinizio degli anni 20 del Novecento si rese necessario trovare un modo per evitare che le continue piene del torrente GuΓ provocassero alluvioni e devastazioni soprattutto nei territori di pianura. Si ritenne che la soluzione migliore fosse quella di accumulare in un invaso una parte delle acque durante un periodo di piena, per poi restituirla al termine di questa. La soluzione di rialzare continuamente gli argini fu considerata non sicura e possibile fonte di ulteriori gravi danni per il territorio.
Nel maggio del 1926 una eccezionale piena provocΓ² la rotta del GuΓ presso Borgo Frassine, nel Comune di Montagnana, causando grandi devastazioni nel territorio che era giΓ stato colpito duramente nel 1905 e nel 1907. Si pensΓ² quindi di interpellare lβing. Luigi Miliani del Genio Civile di Este, costruttore del grande bacino di espansione dellβAnconetta1 ed esperto conoscitore dei problemi relativi al torrente Agno-GuΓ . Lβing. Miliani suggerΓ¬ che per evitare le dannose esondazioni del GuΓ lβunica soluzione sarebbe stata la costruzione di un bacino di espansione in unβarea posta a monte di quello dellβAnconetta. Il prezioso suggerimento venne subito recepito dallβUfficio del Genio Civile di Vicenza e, in breve tempo, fu individuata lβarea ideale nella zona di Montebello Vicentino tra gli argini del GuΓ a sinistra, quelli del Chiampo sulla destra e delimitata a sud dalla Strada Statale Vicenza-Verona. La strada (oggi Strada Regionale 11) opportunamente rialzata avrebbe fatto da barriera consentendo di creare un invaso di 5.000.000 di mc, lasciando ancora mezzo metro di sicurezza dalla sommitΓ della carreggiata. Allβinterno del bacino il canale Acquetta sarebbe diventato lo βscaricoβ dell’acqua verso sud al termine della piena.
Il progetto prevedeva alcuni obiettivi fondamentali:
1) PossibilitΓ di attivare, sospendere e riattivare lβimmissione delle acque di piena nel bacino.
2) PossibilitΓ di regolare lβafflusso entro certi limiti di portata.
3) RapiditΓ e sicurezza di manovra.
4) PossibilitΓ di regolare lβimmissione in modo da ottenere un limitato battente in uscita dai sifoni.
Era inoltre previsto:
1) La posizione dei sifoni sullβargine destro del GuΓ a circa 800 metri a valle della confluenza del Poscola.
2) Lβinnalzamento della statale Vicenza-Verona tra il Ponte delle Asse e il Ponte del Marchese.
3) La costruzione di un canale di trasporto delle acque erogate fra lβopera di presa e il bacino.
4) La costruzione di un manufatto di scarico con saracinesche sul Rio Acquetta a destra della strada-diga verso Montebello.
5) La risistemazione del Rio Acquetta – Togna – Fossa dallo scarico del bacino fino alla localitΓ Sabbion di Cologna Veneta.
I lavori, iniziati nel settembre del 1926, terminarono nel primo semestre del 1927.
In meno di un anno si era progettata ed eseguita una delle opere piΓΉ importanti per il controllo delle piene dellβAgno-GuΓ .
Non mancarono i denigratori dellβopera dellβing. Miliani, ma dovettero ricredersi quando, nella primavera del 1928, a causa di una piena eccezionale, avvenne il primo collaudo effettivo del bacino di Montebello che permise di limitare al minimo i danni. In quellβoccasione lβattenzione rimase comunque altissima, perchΓ© era la prima volta che si allagava il bacino e una serie di piccoli problemi rese particolarmente tesa la situazione degli operatori.
Nel 1981 furono eseguiti alcuni lavori di ristrutturazione tra cui: una ulteriore sopraelevazione e rafforzamento della diga. Asportazione di circa 300.000 mc. di fondo sabbioso depositato nei tanti anni di esercizio. Questi interventi portarono la capacitΓ totale del bacino a 5.600.000 mc.
Nei molti anni di attivitΓ , il bacino di Montebello Γ¨ stato messo in azione in occasione di oltre 120 piene, dimostrando la sua grande utilitΓ nel proteggere il territorio dalle frequenti ondate di piena dell’Agno-GuΓ .
Umberto Ravagnani
Note:
1) Opera di invaso sul fiume Agno-GuΓ -Santa Caterina nei Comuni di SantβUrbano e Vighizzolo dβEste (Pd). LaΒ superficieΒ delΒ bacinoΒ eraΒ diΒ 107Β ettari eΒ laΒ suaΒ capacitΓ Β diΒ invasoΒ diΒ circaΒ 2.500.00 mc. A piena cessata ed a mezzo di apposite chiaviche le acque venivano scaricate nel Gorzone.
Foto:
1) Il Bacino di Montebello durante la costruzione nel 1927. (Foto Lucenti, Lonigo 18-03-1927 – rielaborazione grafica Umberto Ravagnani).
2) Il Bacino di Montebello in una suggestiva immagine ripresa durante la piena del 17 maggio 2013. (APUR Archivio privato Umberto Ravagnani).
Bibliografia:
A. Fabris, Brentane, Valdagno, 2002.
L. Miliani, Le piene dei fiumi veneti e i provvedimenti di difesa. L’Agno-GuΓ . Frassine. Fratta. Gorzone. Il Bacchiglione e il Brenta, LE MONNIER, 1937.
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Grazie Umberto, pensavo fosse stato costruito prima. βοΈ