[141] LA VILLA BORONI A MONTEBELLO
Dal libro “Memorie storiche di Montebello Vicentino” pubblicato nel 1932 da Bruno Munaretto, in breve, la storia della villa Boroni.
« La villa Boroni fu costruita nel 1707 dal Conte Cristoforo Valmarana, come lo dice la seguente iscrizione una volta scolpita sulla facciata e riportata dal Faccioli: « Cristophorus comes de Valmarana q. Com. – Eleonori a fundamentis erexit – Anno MDCCVII ». Durante il predominio francese questa villa fu ridotta a pubblico albergo e si denominò l’Osteria Grande. Essa era frequentata dall’ufficialità, e Napoleone stesso, dal poggiuolo, arringò la folla entusiasmandola con la sua parola. Ivi sostò pure, durante il suo viaggio verso lo Spielberg, il grande patriota Silvio Pellico. Per accedere all’Osteria Grande, conveniva discendere da alcuni gradini, e ciò perchè la via maggiore, ora XXIV Maggio, era alquanto innalzata a causa del Chiampo il cui letto si era non poco elevato. Perciò quando nel 1850 il signor Bernardo Frigo acquistò la villa, da prima fece alzare il piano terreno portandolo a livello di quello stradale, e poi rifece parzialmente la facciata improntandola a classica semplicità. Peccato che per l’allungamento subìto in quella occasione, la villa sia riuscita male proporzionata e pesante, e le finestre grandi e maestose che spiccavano sul bugnato rustico, siano state sostituite da quelle attuali assai semplici. Ad ogni modo la parte centrale dell’edificio, decorata da quattro paraste doriche con trabeazione e frontone sormontato da statue, è veramente bella. Questa villa, ora proprietà del Nob. Boroni (il Munaretto scrive questo nel 1932 n.d.r.), ha una seconda facciata semplice, ma elegante, che prospetta verso il giardino. Attiguo ad essa sorge un fabbricato con arcate bugnate, nel quale, al tempo della Veneta Repubblica, alloggiavano i cavalleggeri veneziani ».
Umberto Ravagnani
Foto: La villa Boroni a Montebello Vicentino (APUR – Umberto Ravagnani – 2004).
AI LETTORI: L’Associazione Amici di Montebello sta preparando un evento per ricordare il nostro concittadino LINO LOVATO, pittore e scultore buono, generoso, sensibile, autore di molte opere artistiche. Chi avesse informazioni, aneddoti, suoi quadri, etc., è invitato a mettersi in contatto con la redazione tramite e-mail, sms o cellulare (informazioni a fondo pagina). |
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