[15] TOPONOMASTICA LOCALE (2)
Via Pesa
Via Pesa inizia con il prolungamento della linea di separazione tra le vie Roma e Trento che giunto di fronte al dismesso macello comunale (ora sede della Protezione Civile) piega decisamente sulla destra, pressochè ad angolo retto, fino a congiungersi con via XXIV Maggio ai piedi della rampa che porta al ponte del Marchese. Nel 600 (XVII° secolo) era denominata “Stradella appresso l’Osteria” (1) ed è attestata con questo nome in numerosi documenti dell’epoca (Mappa del perito Munari). La via delimitava verso nord e verso est quel quadrilatero, nel quale qualcuno ha supposto si sia costituito il primo nucleo fortificato del paese, costituito da botteghe, abitazioni e broli per la maggior parte proprietà della famiglia Cenzatti ed in piccola parte dei conti Valmarana.
Non conosciamo con precisione il momento in cui la via viene mutata di nome. Presumiamo con sufficiente verosomiglianza che ciò sia avvenuto in epoca napoleonica in quanto nella mappa del Catasto Austriaco del 1836 essa è denominata “Via pesa del fieno” ed è incontestabile il fatto che le mappe catastali un tempo riportavano indicazioni di luoghi attestati e consolidati da tempo.
Serviva infatti all’Amministrazione dell’esercito napoleonico, che provvedeva ai rifornimenti ed alle relative requisizioni di materiali, di generi alimentari e di foraggi uno strumento atto a quantificare (pesare) nell’ormai “normalizzato” sistema metrico decimale introdotto dalla Rivoluzione Francese, in modo sicuro (2) le quantità delle merci requisite, per le quali rilasciava le relative cedole di credito o le quietanze. Il nome di Pesa del fieno deriva dal fatto che questo foraggio era il più pesato perchè quotidianamente richiesto, per alimentare i cavalli degli squadroni di cavalleria, i muli per il tiraggio dei cariaggi, delle salmerie e dei pezzi di artiglieria e le mandrie di manzi destinate all’alimentazione delle truppe.
La pesa era posizionata nell’angolo destro creato dall’intersezione di via Pesa con via XXIV Maggio sul sedime del negozio ove ora svolge la propria attività l’Enotecnica Vicentina. In questo luogo continuò ad assolvere le sue funzioni fino ai primi decenni del 900 quando per comodità dei pubblici funzionari venne trasferita davanti alla loggia comunale dove rimase fino agli anni sessanta. Nella foto riprodotta più avanti nella sezione Ghe gera na volta si vede via XXIV Maggio vista dal ponte del Marchese. Nello spazio di fronte al primo fabbricato sulla destra, arretrato verso nord rispetto alla linea degli altri fabbricati, si vede la pesa pubblica. Con l’andare del tempo il fieno cessò di essere la merce più pesata, pertanto lentamente nella dizione popolare decadde l’utilizzo del suffisso mentre è rimasto nel nome della via l’indicazione di un’attività, nuova per quei tempi, svolta sul posto.
Note:
(1) Era l’Osteria Granda dei conti Valmarana che chiudeva verso est la cortina delle abitazioni poste sul lato nord di via XXIV Maggio.
(2) Fino ad allora si utilizzavano nel Dominio della Serenissima unità di misura e di peso non unificate e che variavano da territorio a territorio (staijo, brenta, mastello, piede, pertica, ecc.)
VIGI (dal N° 2 di AUREOS – Giugno 2002)
GHE GERA NA VOLTA
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Figura: cartolina della fine del 1800 (collezione privata del redattore)
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Bravi
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