AMICI DI MONTEBELLO

2015_14_Cipro

21 Dicembre 2015:  LA MATERNITA’ NELL’ARTE CIPRIOTA

 

CIPRO

Cipro è la terza isola per estensione (dopo Sicilia e Sardegna) del Mar Mediterraneo, Stato membro dell’Unione europea dal 1º maggio 2004. È situata a sud della penisola anatolica (70 km), a breve distanza dalle coste del Vicino Oriente (100 km) e 500 km a nord dell’Egitto, e confina con il territorio conteso della Repubblica Turca di Cipro Nord e il Regno Unito per Akrotiri e Dhekelia. La Repubblica di Cipro estende la sua sovranità su tutta l’isola di Cipro e sulle acque circostanti, tranne che su due piccole aree, Akrotiri e Dhekelia che, al momento dell’indipendenza, sono state assegnate al Regno Unito come basi militari sovrane. Cipro è tuttavia divisa de facto in due parti separate dalla cosiddetta linea verde: l’area sotto il controllo effettivo della Repubblica di Cipro, che comprende circa il 59% della superficie dell’isola, e la zona turco-cipriota nel nord, che si autodefinisce Repubblica Turca di Cipro del Nord, che copre circa il 36% della superficie dell’isola ed è riconosciuta dalla sola Turchia. Il 16 agosto 1960 il Trattato di Zurigo e Londra consentiva la nascita a Cipro di una repubblica presidenziale libera e indipendente. Veniva stabilito anche il diritto di Grecia, Regno Unito e Turchia di intraprendere azioni, sia congiuntamente che disgiuntamente, in caso di modifica della situazione di Cipro così come regolarizzata ai tempi del trattato. Il colpo di Stato militare in Grecia che instaurò il cosiddetto “regime dei colonnelli”, favorì la realizzazione di un golpe militare anche a Cipro, mirante all’attuazione dell’agognata Enosis (Unione) con la madrepatria greca, in totale contrasto però col Trattato di Zurigo e con la concreta minaccia ai diritti della minoritaria comunità turca dell’isola. La Turchia – all’epoca governata da Bülent Ecevit, di orientamento ideologico laico e socialdemocratico – decise allora d’intervenire con le sue forze armate, avviando l’Operazione Atilla col fine di salvaguardare la minoranza turca. La superiorità del suo apparato bellico (che s’impadronì di un territorio assai più ampio di quello riservato storicamente alla comunità turco-cipriota) e la mancata replica delle forze armate greche (che comportò tra l’altro il crollo del regime dittatoriale militare) portò a una situazione di stallo tra le due comunità greco-cipriota e turco-cipriota, fattore di dissenso profondo e di grave ostacolo verso un’effettiva pacificazione dell’isola e verso un suo equo riassetto territoriale (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

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